Proteste in aumento per il blackout a Cuba
La popolazione cubana è scesa in strada per protestare contro la grave crisi energetica che sta colpendo il Paese. Il sistema elettrico è in ginocchio, con la mancanza di energia che si fa sentire in gran parte del territorio. La situazione è stata ulteriormente aggravata dal recente passaggio di due uragani e dal forte terremoto che ha colpito l’isola domenica sera.
Il portale dell’opposizione 14yMedio riferisce che le proteste sono in aumento, con almeno 23 persone arrestate per aver provocato “disordini”. Le manifestazioni si concentrano principalmente nella capitale L’Avana, e nelle località di Mayabeque e Ciego de Ávila.
La Procura cubana, in un comunicato che annuncia il rinvio a giudizio dei manifestanti arrestati, ha ribadito la necessità di “rispetto della legalità socialista” e di “corretta osservanza delle regole di convivenza sociale”.
Il terremoto aggrava la situazione
Il terremoto di domenica sera, con due scosse di magnitudo 6 e 6,7 della scala Richter, ha ulteriormente aggravato la situazione. Il Presidente Miguel Díaz-Canel ha confermato che il sisma ha provocato danni a numerosi edifici e abitazioni, soprattutto nella regione di Santiago e Granma. Il terremoto ha colpito le già fragili infrastrutture di trasmissione dell’elettricità, devastate dal passaggio dell’uragano Rafael la scorsa settimana.
Il governo cubano è ancora impegnato nella conta dei danni causati dal terremoto. La situazione è critica, con la popolazione che si trova a dover affrontare una serie di emergenze contemporaneamente.
La crisi cubana: un cocktail di problemi
La crisi a Cuba è un cocktail di problemi che si sommano e si amplificano a vicenda. La mancanza di energia, le conseguenze degli uragani e il terremoto hanno messo a dura prova la popolazione e il governo. La risposta del governo, con gli arresti dei manifestanti, non sembra essere la più appropriata in una situazione così delicata. La crisi economica e sociale del Paese si fa sempre più acuta, e la popolazione sembra stanca di aspettare soluzioni.