Luca Chiancone, il pugile triestino che punta al titolo europeo
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Un futuro luminoso per Luca Chiancone
Con la cintura Ibf Mediterraneo al suo fianco e un ranking che vanta dieci vittorie (cinque per ko), due pareggi e una sola sconfitta, Luca Chiancone, il pugile triestino di 27 anni, ha le idee chiare sul futuro. Il suo obiettivo è chiaro: scalare la classifica e conquistare il titolo europeo.
“Vincerò nel 2025 la cintura silver Ibf e l’anno successivo o al massimo nel 2027 quella gold. Poi mi fermerò per dedicarmi soltanto all’organizzazione”, afferma con determinazione.
L’impegno per il pugilato in Friuli Venezia Giulia
Ma il percorso di Chiancone non si limita al successo personale. Il pugile triestino ha un altro obiettivo altrettanto importante: contribuire alla crescita del pugilato in Friuli Venezia Giulia. “Voglio creare un vivaio di ragazzi perché il livello, di donne e uomini, è molto buono, e tutelare chi vuole approdare al professionismo”, spiega.
La difesa del titolo Ibf Mediterraneo
La prima tappa di questo percorso è la difesa del titolo Ibf Mediterraneo, conquistato il 26 ottobre sul ring di San Bonifacio (Verona) con una vittoria per ko tecnico al secondo round contro lo spagnolo Fernando Jaquero.
Il regolamento prevede un massimo di tre incontri all’anno in questa categoria, quindi Chiancone potrà affrontare il suo prossimo sfidante solo a marzo. La location potrebbe essere Roma, ma il nome dell’avversario è ancora sconosciuto. Un dettaglio marginale per il pugile triestino, che sintetizza il suo approccio in tre verbi: “Entro, salgo, spacco”.
La sfida per il titolo europeo
Dopo la difesa del titolo, Chiancone inizierà la sua ascesa verso il titolo europeo. Lungo il cammino potrebbe incontrare due pugili tedeschi di alto livello: Alexander Pavlov e Vincenzo Gualtieri. “Sono tra i primi dieci in Europa”, afferma Chiancone, ma la prospettiva non lo spaventa, anzi lo galvanizza: “Potrei anche andare a combattere in Germania”.
Un pugile dal carattere forte
A vederlo, con il suo sorriso gentile e la sua natura affabile, non si immaginerebbe la forza e la determinazione che sfodera sul ring. La sua storia, lontana dai cliché del pugile proveniente da un ambiente difficile, è un esempio di talento e dedizione.
Le sue sfide contro Yassin Hermi, caratterizzate da scambi continui e duri, sono state un esempio della sua capacità di soffrire e combattere fino alla fine. Un match è terminato in parità, mentre l’altro è stato vinto da Chiancone, e per alcuni è stato considerato il miglior match italiano del 2023.
L’analisi della sconfitta e la crescita
Chiancone ha imparato dai suoi errori, come dimostra l’analisi della sua unica sconfitta, avvenuta nell’aprile scorso a Milano contro Dario Spartan Morello. “Ho sbagliato, non dovevo tirare la corda: non vedevo niente, all’angolo mi parlavano e non capivo”, ammette con onestà.
La sconfitta è stata un’occasione di crescita. “Ho trovato un nuovo equilibrio nella preparazione atletica e anche con il nutrizionista. Mi piace la performance, sono sistematico, ora va meglio”, afferma con sicurezza.
Un futuro pieno di sfide
Il futuro di Luca Chiancone si prospetta ricco di sfide e di opportunità. Il pugile triestino ha le carte in regola per raggiungere i suoi obiettivi e lasciare un segno importante nel mondo del pugilato. La sua determinazione, la sua intelligenza tattica e la sua capacità di imparare dai propri errori sono le sue armi vincenti.
Un esempio di talento e dedizione
Luca Chiancone è un esempio di talento e dedizione. La sua storia è un’ispirazione per tutti coloro che sognano di raggiungere il successo nello sport. La sua passione per il pugilato, la sua determinazione e la sua voglia di contribuire alla crescita del suo sport sono un esempio per le giovani generazioni.
Un futuro promettente
Luca Chiancone ha tutte le carte in regola per diventare un grande pugile. La sua determinazione, la sua intelligenza tattica e la sua capacità di imparare dai propri errori lo rendono un atleta completo e promettente. Il suo impegno per la crescita del pugilato in Friuli Venezia Giulia è un esempio di come lo sport possa essere un veicolo di crescita personale e collettiva.
