Tre finalisti per un premio prestigioso
Sergio Luzzatto, Fabio Todero e Filippo Triola sono i finalisti dell’XI edizione del premio Friuli Storia, promosso dall’associazione Friuli Storia, per la direzione scientifica dello storico e accademico dell’Università di Udine Tommaso Piffer. Il premio, che si assegna al miglior saggio di storia contemporanea edito in Italia, ha visto la partecipazione di 110 opere candidate dagli editori.
La terzina è stata selezionata da una giuria scientifica composta da Elena Aga Rossi, Roberto Chiarini, Ernesto Galli della Loggia, Ilaria Pavan, Paolo Pezzino, Silvio Pons, Tommaso Piffer, Andrea Possieri e Andrea Zannini.
Il premio Friuli Storia è unico nel suo genere per l’ampiezza della giuria popolare, composta da oltre 400 lettori, di cui il 18% è studente o insegnante. “Con oltre 400 giudici popolari – spiega il presidente di Friuli Storia Ernesto Galli della Loggia – è il premio culturale italiano con la più ampia giuria di lettori. È anche il più importante premio italiano destinato a un saggio di storia. Entrambi i dati testimoniano di un successo che è andato crescendo negli anni. Il pubblico scopre la capacità propria della storia di aiutarci a capire quanto accade nel mondo, le sue cause, i suoi possibili sviluppi. È così che cresce il livello culturale del Paese”.
Tre prospettive diverse per raccontare la storia
I tre finalisti presentano una prospettiva diversa sulla storia contemporanea. Sergio Luzzatto, con “Dolore e furore. Una storia delle Brigate rosse”, racconta la storia delle Brigate Rosse attraverso l’assassinio dell’operaio comunista Guido Rossa, avvenuto a Genova nel 1977. L’opera di Luzzatto è un’analisi profonda e coinvolgente che mette in luce le radici del terrorismo in Italia.
Fabio Todero, con “Terra irredenta, terra incognita. L’ora delle armi al confine orientale d’Italia 1914-1918”, analizza la Grande Guerra nella Venezia Giulia, terra irredenta per antonomasia nell’immaginario nazionale. L’autore ricostruisce la storia di un territorio complesso e conflittuale, mostrando come la guerra abbia inciso profondamente sulla sua identità.
Filippo Triola, con “L’orologio del potere. Stato e misura del tempo nell’Italia contemporanea (1749-1922)”, si concentra sul ruolo del tempo nella storia italiana. L’autore analizza il rapporto tra il potere politico e la misura del tempo, mostrando come il tempo sia stato un elemento fondamentale nella costruzione del potere e nella formazione dell’identità nazionale.
Un premio che celebra la storia e il suo ruolo nella società
Il premio Friuli Storia è un riconoscimento importante per la storiografia italiana. Il premio valorizza la ricerca storica e la sua capacità di fornire strumenti per comprendere il presente e il futuro. La scelta del vincitore, affidata a una giuria popolare, dimostra l’importanza che la storia ha per la società e il ruolo che essa svolge nella formazione del pensiero critico e del dibattito pubblico.
La proclamazione e la consegna del Premio sono previste in autunno a Udine.
Un’opportunità per approfondire la storia contemporanea
Il premio Friuli Storia rappresenta un’occasione preziosa per approfondire la storia contemporanea, un periodo complesso e ricco di sfide. I tre finalisti, con le loro opere, offrono una panoramica completa e dettagliata di alcuni dei momenti cruciali della storia italiana, invitando il lettore a riflettere su passato, presente e futuro. Il premio, inoltre, sottolinea il ruolo fondamentale che la storia svolge nella formazione del pensiero critico e nella costruzione di una società più consapevole e informata.