Una cerimonia in memoria di Giulia Cecchettin
Il 18 novembre, nella strada che collega Pian delle More di Piancavallo a Barcis (Pordenone), si terrà una cerimonia di commemorazione in memoria di Giulia Cecchettin, giovane vittima di femminicidio. L’evento, organizzato dal gruppo “Chei del Moss”, fa parte del progetto “La camminata per la vita”, un’iniziativa che mira a sensibilizzare contro la violenza sulle donne.
La cerimonia si terrà nel luogo del ritrovamento del corpo di Giulia, e vedrà la partecipazione di delegazioni dei rappresentanti degli enti coinvolti nelle ricerche della giovane, oltre ad autorità civili e militari. L’iniziativa è patrocinata dai Comuni di Aviano e Barcis, dalla Magnifica comunità di montagna Dolomiti Friulane Cavallo e Cansiglio e dal centro antiviolenza Voce donna di Pordenone.
La scelta di commemorare Giulia in questo luogo, simbolo della tragedia che ha colpito la comunità, vuole essere un modo per ricordare la giovane e per ribadire l’importanza della lotta contro la violenza di genere. “La camminata per la vita” è un progetto che si propone di sensibilizzare la popolazione su questo tema, promuovendo la cultura del rispetto e della parità tra i sessi.
Un momento di riflessione e di ricordo
La cerimonia sarà un momento di riflessione e di ricordo per Giulia Cecchettin, ma anche un’occasione per ribadire l’impegno della comunità contro la violenza sulle donne. La partecipazione delle autorità civili e militari, insieme ai rappresentanti degli enti coinvolti nelle ricerche di Giulia, dimostra la serietà e l’attenzione che viene data a questo problema.
La presenza del centro antiviolenza Voce donna di Pordenone sottolinea l’importanza di un supporto concreto alle donne vittime di violenza. L’iniziativa “La camminata per la vita” rappresenta un esempio di come la comunità locale si impegni a contrastare la violenza di genere, promuovendo la cultura del rispetto e della parità tra i sessi.
La memoria come strumento di lotta
La commemorazione di Giulia Cecchettin è un atto di memoria necessario per non dimenticare le vittime di femminicidio e per ribadire l’impegno della società contro la violenza di genere. La scelta di organizzare la cerimonia nel luogo del ritrovamento del corpo della giovane è un segnale forte che dimostra la volontà di non dimenticare e di combattere questo fenomeno. La partecipazione di diverse istituzioni e associazioni dimostra che la lotta contro la violenza sulle donne è una battaglia che coinvolge tutta la comunità e che richiede un impegno costante e coordinato.