Un “Ecce Homo” di Caravaggio torna alla luce al Prado
Un’opera d’arte che si credeva perduta è tornata alla luce e sarà presto accessibile al pubblico. Si tratta di un “Ecce Homo”, dipinto attribuito a Caravaggio, che era stato scoperto a Madrid tre anni fa e recentemente acquistato da un anonimo collezionista privato. Dal 28 maggio, il quadro sarà esposto al Museo del Prado, dove rimarrà in prestito per nove mesi.
Il dipinto, datato tra il 1605 e il 1609, sarà inizialmente presentato in “un’installazione individuale speciale” e successivamente integrato nella sala dedicata al naturalismo europeo. Il direttore del Prado, Miguel Falomir, ha espresso gratitudine al nuovo proprietario per la generosità nel concedere il prestito, definendo il quadro “un nuovo frammento della bellezza” riscoperto.
“Il Caravaggio perduto”: un nuovo tassello del genio del Merisi
L’opera, recentemente restaurata e ribattezzata “Il Caravaggio perduto”, è stata accolta con entusiasmo dagli esperti di arte. Maria Cristina Terzaghi, docente di Storia dell’Arte Moderna a Roma Tre e una delle massime esperte di Caravaggio, ha definito il dipinto “un nuovo frammento della bellezza, che il mondo ha riscoperto”.
Il proprietario del quadro ha già manifestato l’intenzione di mantenerlo esposto al pubblico anche in futuro, un segnale incoraggiante per gli amanti dell’arte. Terzaghi ha inoltre confermato di essere al lavoro per portare il quadro a Roma per una futura mostra sul Merisi a Palazzo Barberini. “L’abbiamo chiesto, saremmo felicissimi di averlo. Speriamo nella generosità dell’attuale proprietario”, ha detto.
Un’opportunità per la ricerca e la fruizione pubblica
La scoperta di questo “Ecce Homo” attribuito a Caravaggio offre un’opportunità unica per gli studiosi e gli amanti dell’arte. Il prestito al Prado permetterà di approfondire la conoscenza dell’opera e di godere della bellezza del dipinto, che potrebbe essere destinato a diventare uno dei capolavori più importanti del museo. La disponibilità del proprietario a rendere l’opera accessibile al pubblico è un segnale positivo per il futuro della fruizione delle opere d’arte, aprendo la possibilità di nuove collaborazioni tra musei e collezionisti privati.