Un omaggio al genio di Elio Fiorucci
Da domani, 1° marzo, la Triennale di Milano si trasforma in un palcoscenico dedicato a Elio Fiorucci, stilista, imprenditore e creativo di fama internazionale, con la più grande mostra monografica mai realizzata a lui dedicata. La mostra, intitolata “Elio Fiorucci”, celebra la vita e l’opera di un vero e proprio “cool hunter”, nato a Milano nel 1935 e scomparso esattamente ottant’anni dopo.
“Abbiamo voluto riempire, proprio qui, dove il fenomeno Fiorucci è nato ed esploso, il vuoto di una formidabile amnesia”, ha spiegato il presidente di Triennale Stefano Boeri. La mostra vuole ripercorrere la storia di un uomo che ha contribuito a rendere Milano, per almeno due decenni, uno dei centri nevralgici della cultura giovanile internazionale, un crogiolo di idee e contaminazioni tra moda, design, arte visiva e pubblicità.
“Invadendo di colori e forme la Milano cupa degli anni Settanta e poi esportando la sua cometa cromatica nel mondo, Elio Fiorucci ha dato alla sua città il regalo di un primato nella creatività internazionale”, ha aggiunto Boeri.
Un viaggio multimediale nella vita e nel marchio di Fiorucci
Curata da Judith Clark, con un allestimento “teatrale” di Fabio Cherstich, la mostra si sviluppa cronologicamente come una retrospettiva biografica che mette insieme materiale dell’archivio personale di Fiorucci e della produzione industriale, ma anche la sua voce, in registrazioni inedite che raccontano la sua vita e il suo marchio. La mostra si snoda tra le tappe fondamentali della sua carriera: la creazione del suo negozio milanese nel 1967, l’apertura del negozio di New York nel 1976, realizzato da Ettore Sottsass, Andrea Branzi e Franco Marabelli, l’amicizia con Madonna e Andy Warhol, le sue linee di oggetti e abbigliamento inconfondibili.
Nello spazio Cuore della Triennale, il centro studi, archivi e ricerca, è esposta una selezione di volumi e riviste provenienti dalla Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori di Milano, con un focus sulla moda.
Un catalogo e un album per approfondire l’universo di Fiorucci
La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue (italiano e inglese), edito da Electa, che comprende testi di studiosi e personalità del mondo della creatività e della cultura. Il catalogo è concepito come un compendio di opere di natura eterogenea, selezionate per mettere in evidenza i temi e i linguaggi esplorati da Elio Fiorucci lungo tutto l’arco della sua carriera.
È disponibile anche l’album “Il giro del mondo per Elio Fiorucci. Gli album di Mirella Clemencigh”, a cura di Judith Clark con Adelita Husni-Bey. L’album include un’introduzione all’immaginario di Fiorucci e una conversazione inedita tra la curatrice della mostra e Adelita Husni-Bey, artista e figlia dell’autrice delle opere protagoniste dell’Album, Mirella Clemencigh, buyer e stilista, collaboratrice di Elio Fiorucci negli anni Sessanta e Settanta.
Un’eredità creativa di grande valore
La mostra dedicata a Elio Fiorucci rappresenta un’occasione unica per ripercorrere la storia di un vero e proprio pioniere della moda e della cultura giovanile. La sua capacità di anticipare le tendenze, di mescolare stili e di creare un linguaggio visivo originale ha lasciato un segno indelebile nel panorama creativo internazionale. Fiorucci ha saputo interpretare lo spirito del suo tempo, traducendolo in un’estetica unica che ha conquistato il mondo. La sua eredità creativa continua a ispirare generazioni di artisti, designer e stilisti.