Il fascino della fotografia: un viaggio attraverso lo sguardo di Tornatore
La mostra “Indiscrezioni”, ospitata presso la Fondazione La Rocca a Pescara, offre uno sguardo inedito sulla passione per la fotografia di Giuseppe Tornatore, uno dei registi italiani più apprezzati a livello internazionale. La selezione di 28 fotografie, in bianco e nero e a colori, ripercorre un arco temporale significativo della vita del regista, dagli anni della sua infanzia in Sicilia fino al viaggio in Siberia degli anni Novanta.
Il percorso espositivo si apre con le immagini scattate da Tornatore durante la sua infanzia a Bagheria, in Sicilia. In quegli anni, il giovane Giuseppe si lasciò affascinare dalla fotografia di Mimmo Pintacuda, il proiezionista del Cinema Capitol, che gli mostrava aspetti inediti del suo paese natale. Il maestro Pintacuda, con la sua fedele Rolleicord, divenne un punto di riferimento per il futuro regista, ispirandolo a esplorare la realtà che lo circondava con lo sguardo attento di un fotografo.
Le immagini siciliane di quel periodo, tra il 1967 e il 1977, sono permeate di nostalgia e orgoglio, rivelando la profonda connessione di Tornatore con la sua terra di origine. I bambini che giocano in strada, le feste popolari, i manifesti incollati ai muri, i volti e i ritratti dei suoi familiari: ogni scatto cattura un momento e rende omaggio alle tradizioni, alle persone e ai luoghi che hanno plasmato l’immaginario del regista.
Un viaggio in Siberia: la fotografia come strumento di narrazione
Dopo essersi dedicato quasi esclusivamente al cinema, Tornatore torna alla sua antica passione nel 1999, in occasione di un viaggio in Siberia per un lavoro commissionatogli dall’Italgas. Il compito del regista era quello di raccontare Novij Urengoi, una moderna città nata negli anni Ottanta grazie alla scoperta di immense riserve di gas naturale.
Tornatore si immerge in un ambiente ostile e affascinante, catturando con la sua macchina fotografica le sagome scure e quasi irriconoscibili degli abitanti avvolti in bufere di neve, le scene di interni familiari e quotidiani, e le comunità di cacciatori di renne che vivono oltre il Circolo Polare Artico. Le sue fotografie rivelano un contrasto affascinante tra la vastità degli spazi aperti e l’intimità delle vite di uomini e donne che hanno imparato a vivere in armonia con un ambiente ostile.
La mostra “Indiscrezioni” è un’occasione unica per scoprire un aspetto inedito della personalità di Giuseppe Tornatore, un artista che, oltre ad essere un maestro del cinema, è anche un appassionato fotografo. Le sue immagini, che spaziano dalla Sicilia degli anni Sessanta e Settanta alla Siberia degli anni Novanta, rivelano la sua sensibilità e la sua capacità di catturare la bellezza e la poesia del mondo che lo circonda.
Fondazione La Rocca: un punto di riferimento per l’arte contemporanea
La mostra “Indiscrezioni” è ospitata nella prima sala di Fondazione La Rocca a Pescara, un’istituzione che si impegna nella conservazione, produzione e valorizzazione dell’arte contemporanea. La Fondazione, presieduta da Ottorino La Rocca e diretta da Francesca Guerisoli, organizza mostre in sede e sul territorio, e collabora con istituzioni internazionali.
La Fondazione La Rocca rappresenta un punto di riferimento per l’arte contemporanea, promuovendo la conoscenza e l’apprezzamento di artisti emergenti e affermati. La mostra “Indiscrezioni” si inserisce in un ricco programma di eventi e iniziative che la Fondazione organizza per avvicinare il pubblico all’arte in tutte le sue forme.
La fotografia come linguaggio universale
Le fotografie di Tornatore, come quelle di ogni artista, ci parlano di un mondo che va oltre le parole. Ci mostrano la bellezza del quotidiano, la dignità del lavoro, la forza della natura e la fragilità dell’uomo. Attraverso la fotografia, Tornatore ci invita a riflettere sulla nostra relazione con il mondo che ci circonda e a guardare con occhi nuovi la realtà che ci circonda.