La solidarietà di Valencia
La tragedia dell’alluvione che ha colpito Valencia ha lasciato la città in uno stato di shock, ma la solidarietà dei cittadini è stata immediata e commovente. A distanza di giorni dall’evento, Patrizia Barbieri, una triestina che vive e lavora a Valencia, descrive un popolo che, in modo compatto e senza pensarci due volte, si è impegnato e continua a farlo, senza riserve, per portare aiuto.
“Quello che mi ha colpito di più è la solidarietà che si respira”, racconta Patrizia. “Sono state migliaia le persone che, dal centro città, senza pensarci due volte hanno camminato per oltre due ore, scavalcando auto ammassate, avvolgendo le scarpe in sacchetti di plastica, armati di scope o di qualsiasi attrezzo trovassero.”
Nonostante la forte rabbia per un’allerta lanciata troppo tardi e una gestione dell’emergenza negligente e caotica, le persone non si sono mai perse d’animo. “Questi ‘fiumi di persone’, migliaia di civili, vanno nelle zone colpite con zaini pieni di ciò che possono portare, affrontando rischi di infezioni e ferite tra i detriti, animati dallo spirito di ‘el pueblo salva al pueblo’, a quanto pare, se non ci pensiamo noi, non lo farà nessuno”, continua Patrizia.
Un’emergenza gestita con difficoltà
La tragedia ha colto la città impreparata. L’allarme sul cellulare è suonato alle 20.15, ma il rischio era evidente già dalla mattina. Alle 18, migliaia di persone erano già con l’acqua fino al collo. La deviazione del fiume Turia, realizzata dopo l’alluvione del 1957, ha evitato una catastrofe nel cuore della città, incanalando un flusso di 2mila metri cubi d’acqua al secondo. Tuttavia, le aree circostanti hanno subito danni ingenti.
“Amici e conoscenti che vivono o lavorano nelle aree circostanti hanno vissuto momenti davvero duri e pericolosi”, racconta Patrizia. “Altri hanno perso tutto.”
Le immagini sono ancora fisse nella mente di Patrizia: “scenari apocalittici, auto ammassate, ponti distrutti, persone disperate. La città che sempre è stata molto viva e allegra, con i locali pieni, si è svuotata dal giorno dopo l’alluvione. Penso di non conoscere una sola persona che non sia andata ad aiutare in qualche modo o non si sia inventata rapidamente un modo per farlo.”
Una città che non si arrende
Nonostante la tragedia, Valencia non si arrende. “È una Valencia diversa, triste, ma che non si abbatte e combatte”, conclude Patrizia. La solidarietà dei cittadini è un segnale di speranza e di resilienza. “El pueblo salva al pueblo”, questo è lo spirito che anima la città in questo momento difficile.
La forza della comunità
La tragedia dell’alluvione a Valencia è un esempio della forza della comunità. In situazioni di emergenza, la solidarietà e la collaborazione tra le persone possono fare la differenza. La risposta dei cittadini di Valencia dimostra che la comunità può essere un potente strumento di aiuto e di sostegno in momenti di difficoltà.