Bernini elogia Avati come ambasciatore della cultura italiana
La ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha elogiato il regista bolognese Pupi Avati durante gli Stati Generali della Diplomazia Culturale a Matera. Bernini ha definito Avati un “vero ambasciatore della cultura italiana nel mondo”, sottolineando la sua capacità di rappresentare non solo l’estetica del bello, ma anche i valori profondi della cultura italiana.
“La bellezza è bella se intrisa di valori, ideali, principi”, ha affermato la ministra, evidenziando l’importanza di unire arte e tecnologia per creare un’esperienza culturale autentica e significativa.
Bernini ha inoltre riconosciuto la recente laurea di Avati in italianistica, definendolo un “raffinato esegeta delle fonti proiettate in una dimensione di grande attualità”.
“E’ proprio con la capacità di unire arte e tecnologia che riusciamo ad essere grandi”, ha spiegato la ministra, sottolineando l’importanza di unire questi due ambiti per creare un futuro innovativo e ricco di opportunità.
Il futuro dell’Italia: arte, tecnologia e innovazione
Bernini ha sottolineato l’importanza di unire arte, tecnologia e innovazione per costruire il futuro dell’Italia. Ha evidenziato come le accademie e i conservatori siano luoghi di sperimentazione e di unione tra questi tre ambiti, con l’utilizzo di tecnologie come l’intelligenza artificiale (IA), la realtà aumentata e le stampanti 3D.
La ministra ha annunciato l’intenzione di creare una “città della scienza” in Sardegna, un progetto che si basa sulla convinzione che l’Italia abbia il potenziale per creare un impatto positivo a livello globale.
“Noi siamo una super potenza culturale dotata di super poteri come messaggeri di pace, voi siete i primi detonatori di questi super poteri”, ha concluso Bernini, rivolgendosi ai presenti agli Stati Generali della Diplomazia Culturale.
Il ruolo della cultura italiana nel mondo
L’elogio di Bernini ad Avati evidenzia l’importanza della cultura italiana nel mondo e la necessità di promuovere la sua diffusione in modo efficace. La capacità di unire arte e tecnologia, come sottolineato dalla ministra, è un fattore chiave per creare un’esperienza culturale coinvolgente e innovativa. L’iniziativa di creare una “città della scienza” in Sardegna dimostra la volontà del governo di investire in ricerca e innovazione, promuovendo la cultura italiana come motore di sviluppo economico e sociale.