Panama in ‘liste discriminatorie’ di 7 Paesi latinoamericani
Panama non solo figura nelle liste nere dell’Unione europea e dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), ma è anche inclusa negli elenchi di ben 7 Paesi del suo stesso subcontinente. In alcuni casi, questa inclusione dura da oltre 15 anni.
Il documento “Rapporto sulle misure discriminatorie applicate dai Paesi dell’America Latina”, del ministero degli Affari Esteri panamense, dettaglia la situazione di Panama di fronte a Cile, Brasile, Colombia, Ecuador, El Salvador, Perù e Venezuela, esponendo le misure adottate da ciascuno di loro.
Una nota del ministero specifica che “Panama non applica alcuna misura di ritorsione” nei confronti di questi Paesi.
Il Presidente Mulino: “Non avranno diritto a nulla da Panama”
Il presidente panamense, José Raúl Mulino, ha ribadito in più occasioni il suo disaccordo con il trattamento internazionale che deriva dall’inclusione nelle “liste discriminatorie”, nonostante il Paese “sia stato sempre al servizio del mondo”.
Mulino ha annunciato contromisure, dichiarando: “Le nazioni che ci hanno inserito in questi elenchi non avranno diritto a nulla da Panama, né ad un voto a favore, né a contratti e tanto meno ad appalti importanti.”
L’impatto delle ‘liste discriminatorie’ su Panama
L’inclusione di Panama in queste liste potrebbe avere un impatto significativo sulle relazioni diplomatiche e commerciali del Paese con le nazioni che l’hanno inserita. Le contromisure annunciate dal Presidente Mulino potrebbero intensificare le tensioni e complicare ulteriormente la situazione. Sarà interessante osservare come si evolverà la situazione e se Panama riuscirà a ottenere la rimozione dalle liste o se le contromisure avranno l’effetto desiderato.