Cittadinanza onoraria a Riace per Maysoon Majidi
Il Comune di Riace ha conferito la cittadinanza onoraria a Maysoon Majidi, attivista curda-iraniana rimessa in libertà il 22 ottobre dal Tribunale di Crotone dopo 10 mesi di carcere. La cerimonia si è svolta alla presenza della deputata Laura Boldrini, che ha definito l’evento una “grande emozione”. Boldrini ha criticato l’arresto di Majidi, definendolo un esempio di come l’Italia abbia “messo in prigione” una persona che cercava “libertà e sicurezza”.
“Consegnare questa sera la cittadinanza onoraria di Riace a Maysoon Majidi, finalmente libera, è una grande emozione. Invece di accoglierla e darle la libertà e la sicurezza che cercava, l’Italia l’ha messa in prigione con l’accusa di essere la scafista del veliero con cui è arrivata. Una storia fatta di traduzioni approssimative, carenza di mediatori culturali, indizi che non erano tali, come dimostra la sua recente scarcerazione”, ha dichiarato Boldrini.
La storia di Maysoon Majidi
Durante la cerimonia, Maysoon Majidi ha raccontato la sua storia di attivista in fuga dalla parte iraniana del Kurdistan. “Noi donne, agli occhi del regime – ha detto – siamo solo oggetti, destinate alla sottomissione. Fuggiamo per paura e con la speranza di trovare una vita dignitosa. Credevo di essere arrivata in un Paese di libertà e diritti ed invece sono stata arrestata senza capire il perché. Dieci mesi, di cui due senza traduttore e senza che nessuno, dunque, potesse spiegarmi le accuse. Il mio corpo e il mio spirito hanno subito ulteriori danni giorno dopo giorno mentre ero rinchiusa in quella cella.” Majidi ha poi chiesto all’Italia e all’Europa di offrire non solo protezione, ma di accogliere i rifugiati come “membri uguali della società”. Ha anche chiesto la modifica del Decreto Cutro, sostenendo che per proteggere le frontiere si dovrebbero sanzionare i governi sfruttatori e non esporre i rifugiati indifesi ai rischi imposti da questa legge.
Il ruolo di Riace e le parole di Mimmo Lucano
Il sindaco Mimmo Lucano, europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra, ha definito Maysoon Majidi “un’eroina dei nostri tempi martoriati dagli orrori delle guerre” e ha sottolineato che Riace continua ad essere “il paese dell’accoglienza, senza poter contare su fondi pubblici”. La cittadinanza onoraria conferita a Majidi conferma, secondo Lucano, “il ruolo e la potenza simbolica di un luogo come il nostro, epicentro di un Mediterraneo che abbraccia i migranti e non li respinge”.
Riflessioni sulla vicenda di Maysoon Majidi
La vicenda di Maysoon Majidi è un esempio di come il sistema di accoglienza e di giustizia italiano possa essere complesso e difficile da navigare per chi arriva da un altro Paese, soprattutto se si tratta di una persona che ha subito persecuzioni e violenze. La sua esperienza evidenzia la necessità di un sistema di accoglienza più umano e comprensivo, che tenga conto delle specificità di ogni persona e che sia in grado di fornire un supporto adeguato a chi arriva in Italia in cerca di protezione. Inoltre, è importante che la magistratura faccia chiarezza sulla vicenda di Maysoon Majidi, assicurando che la giustizia sia applicata in modo equo e imparziale.