Un viaggio nel tempo: la collezione egizia degli Este
Le Gallerie Estensi di Modena aprono le porte a un’esplorazione affascinante del mondo egizio con la mostra “Riflessi d’Egitto – Fascinazioni e tracce nelle raccolte estensi”, in corso dal 6 novembre 2024 al 4 marzo 2025. Per la prima volta, oltre 150 reperti, per lo più inediti, vengono svelati al pubblico, offrendo uno sguardo inedito sulla collezione egizia della casa d’Este.
L’interesse dei duchi d’Este per le antichità risale al XVI secolo, con una passione che si è tramandata di generazione in generazione. La collezione è stata arricchita nel corso dei secoli da importanti lasciti, come quello del marchese Tommaso Obizzi nel 1803, che donò un migliaio di opere, e da un altro nucleo di reperti egizi aggiunti nel 1830.
La mostra, curata da Maria Chiara Montecchi, permette di ammirare reperti sconosciuti e di scoprire nuovi dettagli su opere già presenti nel percorso museale. Tra le opere di spicco, il grande sarcofago di Menis, in calcare bianco con iscrizione del capitolo 72 del Libro dei Morti, rinvenuto a Saqqara e acquistato da Francesco IV d’Austria-Este nel 1830.
L’esposizione offre un’ampia panoramica sulla cultura egizia, con una sezione dedicata ai bronzetti votivi che rappresentano dei, dee e animali sacri, una collezione di 19 statuette ushabti, tra cui 10 appartenenti al corredo funerario del sovrintendente dell’esercito Psamtek-sa-neit, e una sezione dedicata agli amuleti e agli scarabei incisi.
Un ponte tra culture: prestiti dal Museo Egizio di Torino
La mostra “Riflessi d’Egitto” è arricchita da prestiti eccezionali dal Museo Egizio di Torino, che celebra i suoi 200 anni. 16 reperti di grande valore storico e artistico, tra cui due stele, vasetti da cosmesi in alabastro, statuette policrome in ceramica e legno, provenienti dal nucleo originario del Museo, si affiancano alla collezione degli Este, creando un dialogo affascinante tra le due istituzioni.
L’Egitto nell’Ottocento: viaggiatori e archeologi
La mostra non si limita a presentare reperti antichi, ma offre anche uno sguardo sull’Egitto dell’Ottocento, quando il Paese era una meta ambita da viaggiatori e archeologi europei. La spedizione di Napoleone nel 1798, con la scoperta della Stele di Rosetta, rappresenta una tappa fondamentale nella riscoperta dell’Egitto. La mostra include il diario di viaggio in Egitto di Francesco V d’Austria-Este nel 1864, prestato dall’Archivio di Stato di Modena, che offre un’esperienza intima e personale di un viaggio in Egitto nell’Ottocento.
L’Egitto nell’arte e nella cultura: riflessi nel teatro e nel cinema
L’esposizione si conclude con una sezione dedicata all’influenza della cultura egizia nel teatro e nel cinema. Un viaggio affascinante che ripercorre le tracce dell’Egitto nell’arte e nella cultura italiana, dalla letteratura alla musica, fino al cinema.
Un’occasione unica per scoprire un patrimonio nascosto
“Riflessi d’Egitto” offre un’occasione unica per scoprire un patrimonio nascosto, una collezione di reperti egizi che per la prima volta viene presentata al pubblico. L’esposizione è un viaggio affascinante nel tempo, che ripercorre la storia della collezione degli Este e il legame tra la cultura egizia e l’arte italiana. La mostra è un’esperienza coinvolgente per tutti, appassionati di storia e di arte, ma anche per chi si avvicina per la prima volta al mondo dell’antico Egitto.