Il dolore della sorella Chiara Tramontano
“Forse era destino che questa poesia fosse legata per sempre a noi”. Con queste parole, Chiara Tramontano, sorella di Giulia, ha condiviso su Instagram un ricordo del 2015, quando il 27 maggio aveva pubblicato alcuni versi di ‘Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale’ di Eugenio Montale. Oggi è infatti un anno esatto dall’omicidio di Giulia, uccisa con 37 coltellate mentre era incinta di 7 mesi dal fidanzato Alessandro Impagnatiello.
“Così – scrive la sorella – le pupille offuscate sono diventate le mie, non ho imparato a scendere da sola le scale, il mio viaggio é un sentiero lungo e buio, e confondo spesso la realtà con l’illusione di sentirti, toccarti, di scendere le scale insieme. Breve è il stato il nostro viaggio. 27 anni in cui ci siamo intrecciati come fili sottili a formare un nodo indissolubile fatto di segreti, condivisioni, ricordi, coincidenze ed inganni, come averti persa il 27 Maggio quando avevo 27 anni. Anch’io a mio modo avrò 27 anni per sempre, i soli che abbiamo trascorso insieme e vorrò ricordare”.
Il ricordo della madre Loredana Femiano
Anche la madre di Giulia, Loredana Femiano, ha postato su Instagram un ricordo della figlia: una immagine di una candela accesa e la scritta: “27 maggio 2023-27maggio 2024, Giulia e Thiago Tramontano’, con accanto due cuoricini.
L’inizio del processo
Davanti alla Corte di Assise di Milano, intanto, è iniziato il processo per omicidio a carico di Alessandro Impagnatiello al quale assistono anche i familiari di Giulia.
Un anno di dolore e di memoria
Il ricordo di Giulia Tramontano, tragicamente scomparsa un anno fa, rimane vivo nel cuore dei suoi cari. Le parole della sorella e della madre, cariche di dolore e di affetto, ci ricordano la giovane vita spezzata e la profonda ferita che la sua perdita ha lasciato in chi la amava. Il processo a carico di Alessandro Impagnatiello è solo l’inizio di un lungo percorso di giustizia, ma non potrà mai restituire la vita a Giulia e al suo bambino non nato. La sua storia, purtroppo, ci ricorda la violenza di genere e la necessità di una maggiore attenzione e protezione per le donne.