Un’organizzazione di cyber spie al centro dell’inchiesta
Un’indagine coordinata dalla Dda di Milano e dalla Dna ha portato alla luce una presunta rete di cyber spie con base negli uffici di Equalize, una società di investigazioni amministrata dall’ex ispettore di polizia Carmine Gallo. La rete, che si sarebbe avvalsa dell’esperienza informatica di Nunzio Samuele Galamucci, è accusata di aver condotto un’intensa attività di dossieraggio, che avrebbe riguardato sia lo spionaggio industriale sia gli affari di cuore. Le indagini, che si sono avviate nel 2022, hanno portato alla luce un’organizzazione che avrebbe operato in modo sistematico e capillare, con ramificazioni anche all’estero.
Sequestri e interrogatori: le indagini proseguono
Gli inquirenti hanno eseguito perquisizioni e sequestri negli uffici di Equalize, in via Pattari, e in altri locali a disposizione dell’organizzazione, tra cui quelli dove era custodito l’archivio cartaceo di Gallo, contenente una mole enorme di documenti raccolti in 41 anni di lavoro in Polizia. Sono stati sequestrati anche i conti correnti dei quattro arrestati e di altre persone coinvolte nell’associazione, tra cui un ex poliziotto e un ex della Gdf, raggiunti dalla misura della sospensione dal servizio. Le indagini proseguono con audizioni e interrogatori, al fine di ricostruire l’intera rete di relazioni e di identificare tutti i soggetti coinvolti.
Un giro d’affari milionario e sospetti di riciclaggio
Secondo un primo sommario calcolo, il giro d’affari illecito della rete di cyber spie sarebbe superiore a 3 milioni di euro. Gli inquirenti stanno verificando se parte dei profitti illeciti sia stata dirottata all’estero. Le intercettazioni hanno evidenziato che i pagamenti venivano spesso effettuati in nero e in contanti. Le indagini hanno inoltre rivelato che la rete agiva anche dalla Lituania e aveva l’obiettivo di aprire una filiale a Londra. Sono in programma rogatorie internazionali per approfondire le attività dell’organizzazione all’estero.
Un’indagine complessa che coinvolge figure di spicco
L’indagine ha coinvolto anche Enrico Pazzali, presidente della Fondazione Fiera, che si è autosospeso dalla carica dopo essere stato indagato. La complessità dell’inchiesta e il numero di persone coinvolte (circa 60) suggeriscono un’organizzazione ben strutturata e con un’ampia rete di relazioni. Le indagini sono in corso e si prevede che porteranno alla luce ulteriori dettagli sull’organizzazione e sulle sue attività.
Un sistema di spionaggio che incide sulla vita privata e professionale
L’indagine su questa presunta rete di cyber spie solleva importanti questioni sulla privacy e sulla sicurezza dei dati personali. Le attività di dossieraggio, che si estendevano dallo spionaggio industriale a quello che riguarda gli affari di cuore, mettono in luce la vulnerabilità dei cittadini e delle aziende di fronte a un sistema di sorveglianza non autorizzata. La necessità di tutelare la privacy e la sicurezza dei dati personali diventa sempre più pressante in un’epoca in cui la tecnologia facilita la raccolta e la diffusione di informazioni.