La ripresa del consumo in Argentina
Secondo i dati della Confederazione argentina delle medie imprese (Came), il consumo privato al dettaglio in Argentina ha registrato una crescita del 2,9% su anno ad ottobre. Questa ripresa segna la fine di 20 mesi consecutivi di contrazione, un segnale positivo per l’economia argentina. Le vendite hanno mostrato anche un aumento del 7,4% rispetto al mese precedente, con sei settori su sette in terreno positivo.
L’interpretazione del governo
Il governo ultraliberista di Javier Milei interpreta i dati sulla ripresa del consumo come un chiaro indizio di un’inversione di tendenza dopo la forte recessione indotta dalle drastiche misure di aggiustamento fiscale avviate a dicembre del 2023. L’ottimismo del governo è alimentato anche da dati positivi che emergono da diverse società di analisi, che mostrano un miglioramento dell’attività nella maggior parte dei settori produttivi ad ottobre, così come un aumento delle importazioni di beni capitali.
Dati positivi su inflazione e finanza
L’euforia del governo è alimentata anche dai dati positivi sul fronte dell’inflazione, che secondo la maggior parte degli analisti è scesa al di sotto del 3% mensile ad ottobre. Anche sul fronte finanziario si registrano segnali positivi, con le riserve in crescita e il rischio paese sceso attorno ai 900 punti.
Un’inversione di tendenza fragile?
Sebbene i dati siano positivi, è importante ricordare che la ripresa del consumo potrebbe essere ancora fragile. Le misure di aggiustamento fiscale avviate dal governo di Milei hanno avuto un impatto significativo sull’economia argentina, e potrebbero essere necessari diversi mesi per valutare l’effettivo impatto di queste misure sulla crescita economica a lungo termine. Inoltre, la situazione geopolitica globale e la crisi energetica in Europa potrebbero avere un impatto negativo sull’economia argentina, soprattutto se si considera la dipendenza del paese dalle importazioni di energia.