Un legame profondo con Pascoli
Il regista Pupi Avati ha ricevuto il Premio Pascoli alla carriera a San Mauro Pascoli, paese natale del poeta, in una cerimonia che si è svolta a Villa Torlonia. Il premio è stato consegnato dalla presidente dell’Accademia Pascoliana, Daniela Baroncini, in una giornata speciale che ha coinciso con l’86° compleanno di Avati.
Il regista ha espresso un profondo legame con Pascoli, definendolo un rapporto “misterioso e speciale”. Avati ha raccontato di essere legato al poeta da una tragica coincidenza familiare: il 10 agosto, giorno dell’omicidio del padre di Pascoli, il regista ha perso il padre e la nonna in un incidente stradale in Romagna. Inoltre, Avati ha ammesso di essere influenzato dalla “poetica del Fanciullino” di Pascoli, che ha profondamente influenzato la sua visione artistica.
Avati ha anche rivelato di aver tentato di realizzare un film su Pascoli, senza successo. Tuttavia, ha espresso la sua gioia per il fatto che un collega stimato, Giuseppe Piccioni, stia realizzando un film sulla vita del poeta.
Il premio e il dialogo con Gianfranco Miro Gori
La consegna del premio è stata un momento significativo per Avati, che ha poi dialogato con Gianfranco Miro Gori sul cinema e sul suo ultimo libro “L’orto americano”, da cui è tratto il film presentato all’ultima edizione del Festival del Cinema di Venezia. Alcune scene del film sono state girate proprio a Villa Torlonia.
La motivazione del premio
La motivazione del premio ha sottolineato l’originalità e la sensibilità di Avati come autore, regista, sceneggiatore e produttore. La giuria ha riconosciuto la sua capacità di creare nuovi generi cinematografici, come il “gotico padano”, e di cimentarsi con successo in diversi generi, dal film storico alla commedia, dal dramma alla poesia. Avati è stato definito un autore “molto sensibile alle poetiche della memoria o del ricordo” e che, come Pascoli, ha tratto ispirazione dall’ambiente provinciale.
La giuria ha inoltre sottolineato il legame di Avati con Pascoli, evidenziando il suo progetto di realizzare un film sul poeta, le citazioni pascoliane presenti in alcuni suoi film e la coincidenza biografica del tragico 10 agosto.
Un omaggio alla sensibilità di Avati
Il Premio Pascoli alla carriera assegnato a Pupi Avati rappresenta un riconoscimento importante per un regista che si è distinto per la sua sensibilità e la sua capacità di creare un linguaggio cinematografico originale e ricco di suggestioni. Il legame con Pascoli, sia per la coincidenza familiare che per l’influenza poetica, testimonia la profonda connessione di Avati con la cultura e la tradizione italiana.