Il consumo di suolo in Italia: un problema in crescita
Secondo la relazione degli Stati generali della green economy, presentata alla fiera Ecomondo di Rimini, il consumo di suolo in Italia ha raggiunto un nuovo picco nel periodo 2021-2022, con un valore di 70,8 km2, pari a 19,4 ettari al giorno. Questo dato rappresenta il valore più elevato dal 2012, e si registra nonostante una diminuzione della popolazione di circa 206 mila unità. Il suolo consumato copre attualmente il 7,14% del territorio nazionale.
Il fenomeno dell’artificializzazione del territorio si concentra principalmente in pianura Padana e lungo la fascia costiera Adriatica, con episodi significativi nel litorale romagnolo e in Salento. La crescita urbana e lo sviluppo di infrastrutture continuano a erodere il suolo, con conseguenze negative sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini.
L’impatto sulla qualità della vita
La riduzione dello spazio verde disponibile ha un impatto diretto sulla qualità della vita dei cittadini. Nel 2021, la superficie verde direttamente fruibile dai cittadini nei capoluoghi era in media di soli 8,55 metri quadrati ogni 100 di superficie urbanizzata. Questo significa che le aree verdi sono sempre più rare, con conseguenze negative per la salute fisica e mentale dei cittadini, che hanno sempre meno accesso a spazi verdi per il relax e l’attività fisica.
Le perdite della rete idrica
Oltre al consumo di suolo, la relazione evidenzia anche il problema delle perdite della rete idrica. Nel 2023, le perdite sono state pari al 42,2% a livello nazionale, con un valore ancora più elevato nelle regioni del Sud (50,5%). Questo problema, che si traduce in uno spreco di risorse idriche preziose, è legato alla scarsa manutenzione delle infrastrutture e alla mancanza di investimenti in tecnologie innovative per la gestione dell’acqua.
La necessità di un cambio di rotta
Il continuo consumo di suolo e le perdite nella rete idrica rappresentano un problema serio che richiede un cambio di rotta. È necessario promuovere politiche di sostenibilità ambientale che favoriscano la riqualificazione urbana, la valorizzazione del patrimonio naturale e la riduzione del consumo di suolo. Inoltre, è fondamentale investire in infrastrutture idriche efficienti per ridurre le perdite e garantire una gestione sostenibile delle risorse idriche. Solo con un approccio olistico e una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale potremo garantire un futuro migliore per le generazioni future.