Funzionari di Palazzo Chigi in Equalize
Un’inchiesta che si infittisce: la Dda di Milano e la Dna stanno indagando su una presunta rete di cyber-spie, con al centro la società di investigazione privata Equalize, amministrata dall’ex super poliziotto Carmine Gallo, ora ai domiciliari, e di proprietà di Enrico Pazzali, il presidente di Fondazione Fiera che si è autosospeso in quanto indagato. Un nuovo dettaglio, rivelato da ‘Il Fatto Quotidiano’, emerge da una richiesta di proroga delle intercettazioni: funzionari della Presidenza del Consiglio dei ministri si sono recati negli uffici della Equalize. Le conversazioni tra Gallo e i funzionari sono state intercettate, ma non trascritte, come riportato dagli investigatori. Nonostante ciò, l’incontro conferma l’ampia rete di conoscenze e contatti di cui dispone l’indagato.
L’entratura di Gallo
Gli investigatori hanno specificato che i funzionari non hanno alcun ruolo organico con apparati di sicurezza nazionali. Inoltre, è emerso che Gallo dispone di un cripto-fonino con tecnologia israeliana, un ulteriore elemento che evidenzia la complessità della vicenda e le potenziali connessioni internazionali. L’inchiesta è in corso e ulteriori sviluppi sono attesi nelle prossime settimane.
Un’indagine complessa
L’incontro tra i funzionari di Palazzo Chigi e la società Equalize solleva numerosi interrogativi e pone l’accento sulla complessità dell’inchiesta. La presenza di funzionari governativi in una società di investigazione privata al centro di un’indagine su una presunta rete di cyber-spie, seppur non si conoscano i dettagli del loro ruolo e delle conversazioni, alimenta le speculazioni e le preoccupazioni sulla potenziale influenza di questa rete. Sarà importante seguire gli sviluppi dell’inchiesta per comprendere la portata effettiva di questa presunta rete e il ruolo dei funzionari governativi.