Un incontro tra due visioni
La Fondazione Mudima di Milano presenta “Vite sospese”, una mostra che unisce le opere di Alessandro Bergonzoni e Bill Viola, due artisti che, seppur provenienti da percorsi diversi, si sono sempre confrontati con la condizione umana, l’incertezza e il rischio che caratterizzano la nostra esistenza. L’idea di questo incontro è nata dal curatore Davide Di Maggio, che ha riconosciuto in entrambi un’attenzione profonda per l’angoscia che emerge dalle profondità dell’essere, un’angoscia che entrambi hanno saputo tradurre in immagini e parole.
Il percorso espositivo si articola in tre spazi, aprendosi con l’installazione di Bergonzoni “Attenzione! Incarichi sospesi”, un avviso che invita a guardare oltre le apparenze, a riconoscere il peso che grava sulle nostre anime, un peso che non risparmia nessuno. Questa installazione apre la porta a una riflessione sulla responsabilità individuale e collettiva, sull’importanza di prendersi cura del mondo e di se stessi.
Tra culla e inciviltà
Al primo piano, l’installazione di Bergonzoni “La culla dell’inciviltà” crea un’atmosfera surreale e paradossale, invitando il visitatore a riflettere sul senso di un’esistenza che si sviluppa in un universo “troppo sterminato” e popolato da bambini. Le bare non cullano, le culle non galleggiano, in un mondo che sembra aver perso il suo equilibrio.
Le installazioni di Bergonzoni occupano i primi due piani, preparando il terreno per l’incontro ideale, ma volutamente posticipato, con l’opera di Bill Viola. Questo incontro avviene in un luogo metaforico e metafisico, una “soglia tra invisibile inviso e visibile”, dove si cela la vera essenza dell’esistenza.
L’acqua come specchio dell’anima
“The Reflecting Pool”, un videotape del 1977-1979, rappresenta il cuore dell’esposizione. In questo video, un uomo emerge dalla foresta e si trova di fronte a uno specchio d’acqua. Si tuffa e il tempo si ferma, diventando un’estensione di eventi che si riflettono nell’acqua. L’opera di Viola descrive la morte e la rinascita, un battesimo in un mondo di immagini virtuali e percezioni indirette.
Il filo conduttore che unisce le opere di Bergonzoni e Viola è la riflessione sulla vita, la morte e la rinascita, sulla cura e la responsabilità, temi che entrambi affrontano con un linguaggio personale e profondo. La mostra ‘Vite sospese’ invita il visitatore a immergersi in un viaggio introspettivo, a confrontarsi con le proprie fragilità e a riscoprire il valore della vita.
Una mostra che invita alla riflessione
“Vite sospese” è una mostra che invita alla riflessione, che stimola il dialogo interiore e la ricerca di un senso profondo all’esistenza. L’incontro tra le opere di Bergonzoni e Viola crea un’atmosfera di profonda suggestione, un’esperienza che rimane impressa nella memoria e che invita a guardare il mondo con occhi nuovi.
La mostra è visitabile gratuitamente presso la Fondazione Mudima di Milano fino al 6 dicembre. Un’occasione unica per confrontarsi con due artisti che hanno saputo dare voce all’angoscia e all’incertezza dell’essere umano, offrendo al pubblico un’esperienza emozionante e profonda.
Un dialogo tra arte e riflessione
La mostra ‘Vite sospese’ rappresenta un’occasione unica per riflettere sulla condizione umana attraverso il linguaggio dell’arte. L’incontro tra le opere di Bergonzoni e Viola crea un dialogo profondo e stimolante, invitando il pubblico a confrontarsi con temi universali come la vita, la morte, la rinascita e la cura. L’esperienza della mostra è un’immersione in un mondo di immagini e parole che suscita emozioni e riflessioni, lasciando un segno indelebile nella memoria del visitatore.