Mercati in fibrillazione alla vigilia del voto americano
L’incertezza regna sovrana sui mercati finanziari in vista delle elezioni americane. I sondaggi che indicano un recupero di Kamala Harris hanno indotto gli investitori ad allentare le scommesse su un successo di Donald Trump. Le Borse europee si muovono con cautela, con Londra in rialzo dello 0,6%, Milano e Parigi in crescita dello 0,1% e Francoforte in calo dello 0,1%. A New York, i future oscillano in modo contrastante attorno alla parità.
Il dollaro cede terreno
Il dollaro, che ha registrato un forte rialzo negli ultimi mesi sulle prospettive inflazionistiche di una vittoria di Trump, cede lo 0,6% a 1,09 sull’euro. Il calo del dollaro è un segnale che gli investitori stanno riducendo le scommesse su un successo di Trump.
Il ‘Trump trade’ in difficoltà
La giornata è negativa per le scommesse del ‘Trump trade’. Bitcoin (-0,4%) e oro (-0,2%) sono in calo, mentre i Treasury, i cui rendimenti sono in calo di quasi 10 punti base, rimbalzano. Anche i rendimenti del Btp sono in calo di quasi due punti base, al 3,66%, così come lo spread con il Bund, sceso a 126 punti.
Petrolio in rialzo
A Piazza Affari, Diasorin (+1,4%), Bper (+0,7%), Intesa (+0,7%), Mediobanca (+0,6%) ed Eni (+0,6%) sono in rialzo, in scia alla corsa del petrolio (+2,8% a 71,4 dollari), che beneficia del rinvio di un mese dell’aumento della produzione da parte dell’Opec+ e dei rischi di escalation tra Iran e Israele.
Performance contrastata per le altre azioni
Male invece Amplifon (-2,1%), Iveco (-1,6%), STm (-1,2%), Generali (-1%) e Nexi (-1%).
L’incertezza del mercato
L’incertezza sui mercati è comprensibile. Le elezioni americane sono un evento di grande importanza per l’economia globale, e il risultato potrebbe avere un impatto significativo sui mercati finanziari. Gli investitori stanno cercando di valutare le possibili conseguenze di una vittoria di Trump o di Harris, e questo sta creando una certa volatilità. È importante ricordare che i mercati finanziari sono sempre in movimento, e che i risultati delle elezioni potrebbero non essere immediatamente riflessi nei prezzi delle azioni.