L’accusa di plagio
Lo stilista e scultore Gianni Molaro ha sollevato un’accesa polemica sull’installazione di Pulcinella di Gaetano Pesce, situata in piazza Municipio a Napoli. Molaro sostiene che la scultura sia una copia, seppur rivisitata, di un’opera da lui realizzata negli anni Novanta e pubblicata su diverse riviste di interior design. In particolare, Molaro fa riferimento al numero 317 di ottobre 2007 della rivista “AD”, dove la sua opera e quella di Pesce sono state pubblicate a poche pagine di distanza.
Secondo Molaro, l’opera di Pesce, “ideata” negli ultimi anni della sua vita e ispirata a una precedente lampada a forma di Pulcinella, non è altro che una rielaborazione della sua scultura. Entrambe le opere presentano un cilindro terminante con un colletto di camicia, seppur con materiali e colori diversi. Molaro sostiene che Pesce abbia tratto ispirazione dalla sua opera, pubblicata sulla rivista, per la realizzazione della scultura di Pulcinella.
Il plagio evolutivo
Molaro si basa sul concetto di “plagio evolutivo”, secondo cui la riproduzione illecita di un’opera può avvenire anche attraverso una rielaborazione, non pedissequa, dell’originale. La nuova opera, pur non essendo una copia esatta, potrebbe comunque costituire una violazione del diritto d’autore se si basa in modo sostanziale sull’opera originale. Molaro ha presentato una denuncia contro ignoti, assistito dall’avvocato Sergio D’Avino, e chiede il sequestro e la rimozione della statua.
La denuncia di Molaro si basa sull’articolo 171 della legge n. 633/41 sul diritto d’autore, che sanziona la riproduzione illecita di opere protette. Il caso è destinato a suscitare un dibattito sulla definizione di plagio e sull’originalità nell’arte contemporanea.
Il contesto storico e culturale
La scultura di Pulcinella di Pesce è stata installata a Napoli, città simbolo della maschera di Pulcinella, personaggio comico e popolare della tradizione napoletana. L’opera ha suscitato polemiche fin dalla sua installazione, per la sua forma fallica e per la sua interpretazione del personaggio di Pulcinella. L’accusa di plagio di Molaro aggiunge un nuovo capitolo alla controversia, sollevando interrogativi sulla creatività e sull’originalità nell’arte contemporanea.
Il caso di Pesce e Molaro si inserisce in un dibattito più ampio sulla proprietà intellettuale nell’arte, in particolare sull’influenza e sull’ispirazione tra artisti. La questione del plagio è complessa e sfumata, e la sua definizione può variare a seconda del contesto storico e culturale. L’arte contemporanea, in particolare, si caratterizza per la sua sperimentazione e per la sua apertura all’influenza di diverse fonti, rendendo difficile tracciare una linea netta tra ispirazione e plagio.
Considerazioni personali
La vicenda di Pesce e Molaro pone interrogativi complessi sull’originalità nell’arte contemporanea. L’ispirazione tra artisti è un fenomeno diffuso e spesso difficile da distinguere dal plagio. In questo caso, la somiglianza tra le due opere è evidente, ma la questione del plagio evolutivo rende la situazione più complessa. È importante ricordare che la creatività spesso nasce da un dialogo con il passato e con le opere di altri artisti, ma è anche fondamentale rispettare il diritto d’autore e l’originalità del lavoro altrui. La vicenda di Pesce e Molaro ci invita a riflettere sulla sottile linea che separa l’ispirazione dal plagio e sull’importanza di un dibattito aperto e trasparente sul tema della proprietà intellettuale nell’arte.