Il Tribunale di Catania non convalida il trattenimento di un migrante egiziano
Il Tribunale di Catania ha emesso un provvedimento con cui ha rifiutato di convalidare il trattenimento di un migrante egiziano arrivato a Pozzallo e che aveva chiesto lo status di rifugiato. La decisione è stata presa dal presidente della sezione Immigrazione del Tribunale di Catania, Massimo Escher, che ha sottolineato la necessità di esaminare la qualifica data all’Egitto come paese sicuro, secondo il decreto legge del 23 ottobre 2024, che lo include in una lista che non prevede eccezioni. Il giudice ha affermato che questa qualificazione non esime il giudice dall’obbligo di verificare la compatibilità della designazione con il diritto dell’Unione europea, come stabilito dalla Corte di giustizia europea.
L’Egitto non rispetta i requisiti per essere considerato un paese sicuro
Secondo il Tribunale, l’Egitto non è un paese che rispetta i requisiti per essere considerato un paese sicuro. Il giudice Escher ha evidenziato che in Egitto esistono gravi violazioni dei diritti umani che persistono in maniera generale e costante, investendo non solo ampie categorie di persone, ma anche il nucleo delle libertà fondamentali che connotano un ordinamento democratico. Il giudice ha citato come esempio l’inserimento tra le eccezioni della categoria dei ‘difensori dei diritti umani’, che dimostra l’esistenza di violazioni dei diritti di soggetti che agiscono per la stessa tutela dei diritti dell’uomo.
Il diritto di asilo in Italia
L’avvocato del migrante, Rosa Emanuela Lo Faro, ha commentato la decisione del Tribunale affermando che il presidente Escher ha spiegato che il decreto non va applicato perché l’Egitto non è un paese sicuro per svariati motivi, derivanti dalle schede per la determinazione del ministero degli Esteri. L’avvocato ha inoltre sottolineato che in Italia il diritto di asilo è previsto dall’articolo 10 della Costituzione e nessuna legge ordinaria lo può scalfire.
Il ruolo dei giudici nella protezione dei diritti umani
Questa decisione del Tribunale di Catania è un importante passo avanti nella tutela dei diritti umani dei migranti. Il giudice ha dimostrato di essere indipendente e di non accettare acriticamente le designazioni di paesi sicuri, ma di svolgere un’attenta analisi della situazione reale in quei paesi. Questo è un segnale positivo per la protezione dei diritti umani e per il rispetto del diritto internazionale.