Accordi raggiunti, ma il fondo per la biodiversità blocca la chiusura
La Conferenza delle Nazioni Unite sulla diversità biologica (Cop16), tenutasi a Cali, in Colombia, si è conclusa senza raggiungere un accordo finale dopo oltre 10 ore di discussioni notturne. Nonostante la mancanza di un quorum, i partecipanti sono riusciti a trovare accordi su diverse questioni controverse. Tra i punti chiave, si registra l’accettazione delle popolazioni indigene e delle comunità locali come gruppo consultivo permanente della Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica, e il riconoscimento della conoscenza ancestrale delle persone di origine africana, una richiesta presentata dalla Colombia e dal Brasile. Sono state inoltre approvate le regole per l’adozione e il funzionamento di un’organizzazione multilaterale che permetterà alle aziende di condividere i benefici derivanti da prodotti creati a partire da informazioni su sequenze genetiche che non gli appartengono.
Il nodo del fondo per la biodiversità
La discussione più accesa, e quella che ha portato alla sospensione della sessione, è stata quella riguardante il fondo per la biodiversità. La proposta, presentata da paesi africani e dell’America Latina, prevedeva la creazione di un fondo non gestito dal Global Environment Facility. Questa proposta, però, è stata considerata non necessaria da Canada, Unione Europea e Svizzera. La ministra colombiana dell’Ambiente Susana Muhammad, presidente della Cop16, ha annunciato che non era presente il numero minimo di rappresentanti necessari e la sessione è stata sospesa.
L’importanza della biodiversità e le sfide per la sua protezione
La Cop16 ha evidenziato l’urgenza di affrontare le sfide della biodiversità e la necessità di un impegno concreto da parte della comunità internazionale. Il fallimento nel raggiungere un accordo sul fondo per la biodiversità dimostra la difficoltà di trovare un consenso su come finanziare la protezione della natura. È fondamentale che i paesi si impegnino a trovare una soluzione che garantisca risorse adeguate per la conservazione della biodiversità e per la sua gestione sostenibile.