‘To Gaza’: un viaggio nel cuore della tragedia palestinese
“Giuro davanti a Dio che il mio solo sogno è quello di tornare a Gaza quando questa guerra finirà, trovare la mia famiglia ancora viva e dormire tra le braccia di mia madre e sentire il suo calore e il suo affetto”. Queste le parole di un giovane palestinese che si racconta in ‘To Gaza’, un docu-film girato da abitanti di questa città martoriata, presentato in prima mondiale al Festival dei Popoli di Firenze.
Il film, un instant movie montato, scritto e concepito da Catherine Libert, Fred Piet e Hana Al Bayaty, racconta il periodo che va dal 7 ottobre 2023, giorno del massacro di Hamas al Nova festival, fino ad oggi. Attraverso immagini spesso cruente, il film documenta la guerra in corso e la resistenza degli sfollati, mostrando la distruzione, la sofferenza e la sopravvivenza nei campi profughi, da Gaza City fino a Rafah.
Le immagini del film sono accompagnate dalle poesie di Refaat Alarer, ucciso dalle bombe dell’esercito israeliano il 7 dicembre 2023, che offrono un’ulteriore testimonianza della tragedia che, secondo il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, avrebbe visto oltre 40mila persone uccise in un anno di guerra tra Israele e i militanti palestinesi.
Lo sguardo di Catherine Libert: un’analisi critica della rappresentazione mediatica
“Questo film è stato montato con le immagini di diverse persone di Gaza con cui sono in contatto dal 2023”, spiega Catherine Libert, attrice, regista e montatrice. “Ho visionato così centinaia di ore del massacro in corso e ho concepito poi un montaggio basato su dieci sguardi”.
La regista riflette sul modo in cui i social network hanno offuscato le immagini della guerra, ritenute troppo violente, in modo da non disturbare l’utente. “Ormai vedere il corpo fatto a pezzi di un bambino palestinese tra due spot di maglioni di lana mohair non ci sorprende più”, afferma Libert.
“I social hanno offuscato le immagini di questa guerra, ritenuta troppo violenta, in modo che l’utente potesse continuare a guardare i propri feed senza sentirsi troppo disturbato dalla sofferenza del popolo palestinese”, continua la regista. “Più che le tragedie in tempo reale, le fosse comuni, le immagini dello sterminio, a colpirmi erano i volti. Ho visto cambiare nel tempo i reporter che per mesi mi hanno inviato foto e video: l’orrore li ha trasformati. Alcuni di loro sono morti. Uomini, donne e bambini hanno rischiato la vita ogni giorno perché queste immagini potessero arrivare a noi. Guardare questo film adesso è davvero il minimo che si possa fare per gli abitanti di Gaza”.
Un’occasione di riflessione e confronto
Il film verrà presentato il 3 novembre a Firenze al cinema La Compagnia alle 21.30. Oltre alla regista, interverranno Riccardo Noury (Amnesty International), Giuseppe Soriani (Medici Senza Frontiere) e in collegamento video Mahmoud Raja Abu Shammala, uno dei protagonisti del film.
L’evento rappresenta un’occasione di riflessione e confronto sulle tragedie in corso a Gaza e sulla necessità di dare voce alle vittime e ai sopravvissuti, mostrando la realtà della guerra e la sofferenza del popolo palestinese.
Un’immagine autentica della guerra e del dolore
‘To Gaza’ offre un’immagine autentica della guerra e del dolore che sta vivendo il popolo palestinese. Il film, realizzato da persone che vivono la tragedia in prima persona, evita le retoriche e le semplificazioni che spesso caratterizzano la rappresentazione mediatica dei conflitti. Le immagini, crude e realistiche, ci confrontano con la realtà della guerra e ci invitano a riflettere sul costo umano del conflitto.