Un futuro di giardini resilienti
Mentre il mondo si prepara ad affrontare un futuro di cambiamenti climatici sempre più marcati, l’agronomo sardo Marco Scano sta lavorando per progettare giardini che siano non solo belli, ma anche in grado di adattarsi alle sfide del clima che cambia. Scano, titolare dell’azienda Pratobello.com con sede a Tempio Pausania, è un appassionato osservatore della natura e un esperto di piante ornamentali. Il suo lavoro, che ha attirato l’attenzione di ricercatori internazionali, si concentra sullo studio di come le piante ornamentali reagiscono ai cambiamenti climatici e sulla progettazione di spazi verdi resilienti e sostenibili.
Scano, che sta completando il suo dottorato di ricerca presso l’Università di Sheffield, ha creato un campo sperimentale nella sua azienda a Tempio Pausania. Qui, sta conducendo ricerche su come le piante ornamentali si comportano in condizioni estreme, come la mancanza d’acqua e la potatura. I risultati di queste ricerche sono di grande interesse per la progettazione di giardini che siano in grado di adattarsi ai cambiamenti climatici in atto.
L’evoluzione del giardino pubblico
Scano sostiene che il modello tradizionale di giardino pubblico, con ampi prati di erba e poche specie di piante, non è più sostenibile. Questi ‘deserti verdi’, come li definisce Scano, consumano troppe risorse e non sono in grado di adattarsi ai cambiamenti climatici. Invece, Scano propone la creazione di giardini stabili, sostenibili e curativi, con una grande biodiversità di piante e la presenza di insetti. Questi giardini dovrebbero essere in grado di adattarsi alle condizioni climatiche locali e di fornire un habitat per la fauna selvatica.
Scano si ispira alla natura, cercando di ricreare l’equilibrio e la bellezza degli ecosistemi naturali all’interno dei centri abitati. Il suo lavoro si basa sull’utilizzo di specie vegetali native, che sono in grado di resistere al caldo, alla siccità e al fuoco. Queste specie, come il mirto, il lentischio e l’olivastro, possono essere utilizzate per creare giardini belli e resistenti ai cambiamenti climatici.
Un giardino per la Biennale di Venezia
Le ricerche di Scano hanno già varcato la Manica e le sue sperimentazioni saranno al servizio di uno studio di New York, che deve realizzare un giardino-installazione alla prossima Biennale di Venezia. L’obiettivo del progetto è quello di educare alla climatizzazione degli ambienti umani, e sarà proprio l’agronomo sardo a fare da consulente per la scelta della piante.
Il lavoro di Scano è un esempio di come la ricerca scientifica può essere applicata alla progettazione di spazi verdi che siano non solo belli, ma anche in grado di affrontare le sfide del clima che cambia. Il suo lavoro è un’ispirazione per tutti coloro che si occupano di progettazione di giardini e per tutti coloro che desiderano creare un futuro più sostenibile.
Un futuro verde
Il lavoro di Marco Scano ci ricorda che la progettazione del paesaggio urbano deve tener conto dei cambiamenti climatici in atto. La creazione di giardini resilienti e sostenibili è fondamentale per la creazione di città più vivibili e più resilienti. Spero che il suo lavoro possa ispirare altri progettisti a creare giardini che siano in grado di adattarsi alle sfide del futuro.