Conte attacca Meloni: “Governo di ‘mani di forbice’, cambia l’Europa in peggio”
Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha sferrato un duro attacco alla premier Giorgia Meloni durante la discussione sul Patto Ue alla Camera, accusando il governo di essere un “governo di ‘mani di forbice'” che sta portando l’Europa verso un peggioramento.
“Ci avete detto che sarebbe stato un governo politico che avrebbe cambiato le cose in Europa”, ha affermato Conte, “avete votato il governo Monti ma almeno quelli piangevano mentre tagliavano le pensioni, qui si fa tutto ‘con le mossette, questo è un disastro!'”.
Conte ha poi puntato il dito contro i tagli previsti dal governo, affermando: “Ora conosceremo Giorgia ‘mani di forbice’, dovete tagliare 13 miliardi l’anno, dove li prendete? Dalla sanità, dall’istruzione? Meloni dice in tv che ha messo più soldi di tutti sulla sanità ma tre miliardi in più non dicono nulla, si chiama definanziamento. Tutti i governi hanno messo miliardi in più, voi molto meno degli altri”.
Conte: “Questo è il Paese vero, non di Telemeloni”
Il leader M5S ha poi concluso il suo intervento con un’accusa ancora più pesante, sostenendo che il governo Meloni non ha a cuore il destino della nazione e che sta portando l’Italia verso un futuro incerto.
“Questo è il Paese vero”, ha dichiarato Conte, “non di Telemeloni. Avete messo i cartelli ‘Con Giorgia l’Italia cambia l’Europa… aggiungerei ‘Cambia l’Europa in peggio: fate questa aggiunta. Per realizzare le rivoluzioni occorrono persone che abbiano davvero a cuore il destino della propria nazione e si battano nei consessi internazionali con la schiena dritta. Quelli sono i veri patrioti, vergognatevi”.
Un attacco politico duro e diretto
L’intervento di Conte rappresenta un attacco politico duro e diretto alla premier Meloni e al suo governo. Le accuse di “mani di forbice” e di “disastro” sono pesanti e puntano a mettere in discussione la credibilità del governo e la sua capacità di governare. La scelta di Conte di concentrare il suo intervento sui tagli alla spesa pubblica e sul definanziamento della sanità e dell’istruzione evidenzia la preoccupazione del M5S per le conseguenze sociali di queste scelte. Sarà interessante vedere come la premier Meloni risponderà a queste accuse e se il dibattito sul Patto Ue si trasformerà in una battaglia politica più ampia.