Un viaggio nella storia della creatività umana
Il saggio “Teoria letteraria per robot. Come i computer hanno imparato a scrivere” di Dennis Yi Tenen, ingegnere informatico e docente di teoria letteraria alla Columbia University, ci invita a ripercorrere la storia della relazione tra intelligenza artificiale e scrittura, un legame che si rivela più profondo e antico di quanto si possa immaginare.
Tenen dimostra come l’intelligenza artificiale e la scrittura siano due facce della stessa medaglia, entrambe nate dalla creatività umana. L’autore ci conduce in un viaggio che attraversa secoli di storia, dalla filosofia medievale araba ai racconti russi, fino agli odierni modelli di intelligenza artificiale generativa, come ChatGpt.
Il saggio svela come l’intelligenza artificiale non sia un fenomeno recente, ma il frutto di un’evoluzione graduale e costante che ha visto l’uomo impegnarsi a riprodurre e automatizzare la propria creatività attraverso strumenti sempre più sofisticati.
I limiti dell’intelligenza artificiale e il valore dell’esperienza umana
Tenen analizza in modo approfondito il ruolo degli strumenti automatizzati nella scrittura, esplorando i limiti dell’intelligenza artificiale e il valore insostituibile dell’esperienza umana nel processo creativo.
Il saggio ci ricorda che strumenti come il correttore automatico o i dispositivi per il completamento automatico delle frasi, pur essendo il risultato di un’evoluzione secolare, non possono sostituire la fatica dell’apprendimento e l’esperienza vissuta.
L’autore sottolinea come l’esperienza sia un elemento fondamentale nel processo creativo, un elemento che non può essere automatizzato da nessun dispositivo, per quanto sofisticato.
Oltre l’artificio: il lavoro collettivo della creatività
Tenen invita il lettore a guardare oltre l’artificio, a comprendere i meccanismi del lavoro collettivo che si cela dietro la creazione di strumenti di ausilio alla scrittura.
Il saggio ci mostra come anche un’azione apparentemente semplice come la correzione automatica di un testo sia il culmine di uno sforzo umano secolare e condiviso.
Tenen ci invita a riflettere sul fatto che l’intelligenza artificiale non è un’entità autonoma, ma il risultato di un’evoluzione collettiva che ha visto la partecipazione di numerosi individui nel corso dei secoli.
Riflessioni sulla creatività e l’intelligenza artificiale
Il saggio di Tenen ci offre una prospettiva illuminante sulla relazione tra intelligenza artificiale e creatività umana. Ci ricorda che l’IA non è una minaccia, ma un’estensione della nostra capacità di creare e di esprimerci. La vera sfida non è la sostituzione dell’uomo da parte della macchina, ma l’utilizzo consapevole e responsabile degli strumenti a nostra disposizione per potenziare la nostra creatività e il nostro processo di apprendimento.