Una class action per airbag difettosi
Il tribunale di Torino è stato chiamato a pronunciarsi su una richiesta di class action contro Psa Groupe Italia e Stellantis, presentata da Codacons, Adusbef e Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi. La class action riguarda le automobili Citroen C3 e DS3, accusate di avere airbag difettosi. La richiesta di class action segue una precedente pronuncia del tribunale torinese dello scorso 11 ottobre, in cui è stato imposto a Psa una serie di misure per risolvere le manchevolezze della campagna di richiamo delle vetture.
I danni richiesti
Le associazioni richiedono un risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali per i proprietari dei veicoli che hanno ricevuto la lettera di richiamo. I danni patrimoniali sono calcolati in 30 euro per ogni giorno di non utilizzo dell’auto, mentre i danni non patrimoniali sono calcolati in 1.500 euro per il turbamento psichico causato dalla scoperta di un dispositivo potenzialmente letale.
Prossimi passi
Il Tribunale di Torino fisserà un’udienza per valutare l’eventuale ammissibilità della class action. In caso di via libera, tutti i proprietari dei mezzi che hanno ricevuto la lettera di richiamo potranno aderire alla class action.
Un problema di sicurezza
La notizia di questa class action solleva un problema di sicurezza importante. È fondamentale che le case automobilistiche prendano seriamente la sicurezza dei propri veicoli e che agiscano in modo tempestivo e trasparente per risolvere qualsiasi problema di sicurezza che possa emergere. In questo caso, la richiesta di risarcimento da parte delle associazioni consumer è comprensibile, in quanto i proprietari dei veicoli hanno subito un danno sia patrimoniale che non patrimoniale. La class action potrebbe essere un importante strumento per tutelare i diritti dei consumatori e per garantire che le case automobilistiche siano responsabili dei propri prodotti.