Borse europee in rosso, Wall Street trascina al ribasso
Le Borse europee hanno chiuso la giornata in territorio negativo, con l’indice d’area del Vecchio Continente che ha perso oltre un punto percentuale. La flessione è stata trainata dalle vendite sul settore tech a Wall Street, dove Meta e Microsoft hanno subito pesanti cali. Parigi si è confermata la peggiore, con un ribasso dell’1,15%, seguita da Milano (-0,95%), Francoforte (-0,98%), Madrid (-0,5%) e Londra (-0,9%).
Bnp in calo per risultati deludenti
A Parigi, Bnp Paribas ha registrato un calo del 5%, con gli analisti che hanno giudicato i risultati deludenti, anche in confronto a quelli di Socgen, che ha visto un rialzo del 10%. Il mercato ha apprezzato la decisione del ceo di Socgen di rinnovare le prime linee del management, con l’obiettivo di dare una svolta ai cattivi risultati recenti della banca retail.
Stellantis in controtendenza a Milano
A Milano, Stellantis è stata la protagonista in controtendenza, con un rialzo del 2,5%. I ricavi in Europa hanno compensato i numeri peggiori del Nord America, che si sono rivelati inferiori alle stime. Tra le peggiori del Ftse Mib, invece, Erg (-3,3%), Campari (-2,9%) e St (-2,5%).
Rendimenti in salita, spread in allargamento
I rendimenti dei titoli di Stato sono in salita, con il decennale italiano che ha raggiunto il 3,7%. Lo spread tra Btp e Bund si è allargato, toccando i 128 punti.
Petrolio in rialzo, gas in calo
Sul fronte delle materie prime, il petrolio è in rialzo, con il WTI che ha guadagnato l’1,4% a 69,6 dollari e il Brent che ha registrato un aumento dell’1,1% a 73,3 dollari. Il gas, invece, è in calo del 3%, con il prezzo che si è attestato a 40,1 euro al megawattora.
Euro in salita sul dollaro
L’euro si è rafforzato sul dollaro, scambiando a 1,0870.
L’impatto del sentiment di mercato
La flessione delle Borse europee è un segnale che il sentiment di mercato è ancora fragile. L’incertezza economica globale, con l’inflazione ancora alta e le banche centrali che continuano a inasprire le politiche monetarie, pesa sulle prospettive di crescita. Le vendite sul settore tech, in particolare, riflettono la preoccupazione per le prospettive di profitti delle grandi aziende tecnologiche, che potrebbero essere colpite dalla riduzione della spesa dei consumatori.