Incontro tra Nordio e Mitchell: focus sul sistema carcerario italiano
Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha ricevuto questa mattina a via Arenula il Presidente del Comitato Prevenzione Tortura del Consiglio d’Europa, Alan Mitchell. L’incontro è stata l’occasione per illustrare le iniziative avviate dal governo per affrontare le criticità del sistema carcerario, come si legge in un comunicato del ministero della giustizia.
Tra gli argomenti principali della visita, il sovraffollamento carcerario, sul quale il ministro Nordio ha sottolineato come le misure adottate dal governo siano in linea con gli standard indicati nel 31° Rapporto del Cpt. Il nostro Paese, ha ricordato il Guardasigilli, ha avviato un piano di razionalizzazione ed ammodernamento del patrimonio edilizio carcerario sotto la guida del nuovo Commissario straordinario, Marco Doglio, finalizzato all’aumento dei posti detentivi anche attraverso la realizzazione di nuovi padiglioni, come dimostrano gli oltre mille posti creati negli istituti di Milano Opera e Bollate e a Roma Rebibbia, utilizzando fondi inseriti nel Pnrr.
Il Guardasigilli ha poi affrontato con il presidente Mitchell il dramma dei suicidi nelle carceri, sul quale il Ministero sta intervenendo con grande attenzione: “abbiamo triplicato le risorse destinate al coinvolgimento di esperti psicologi, passando da 4,5 milioni a 14,5 milioni di euro di investimenti per la prevenzione dei suicidi; stiamo intervenendo in sinergia con altre amministrazioni come il Ministero del Lavoro e il Ministero della Salute, oltre che attraverso la collaborazione con l’associazionismo e con il mondo cattolico. Nei riguardi dei detenuti minorenni – ha precisato il Ministro – possiamo con sollievo affermare che non vi sono stati casi di suicidi negli Ipm. Nei riguardi dei giovani abbiamo avviato diversi progetti per favorire l’integrazione socio-culturale, soprattutto nei contesti dove è forte la presenza della criminalità organizzata, per offrire ai ragazzi concrete alternative di vita”.
Grande attenzione anche al rafforzamento del personale negli istituti penitenziari, ha sottolineato Nordio: “nelle strutture detentive per gli adulti, dall’anno 2023, a titolo esemplificativo, sono in corso di assunzione ulteriori 2.568 allievi agenti di Polizia Penitenziaria, che vanno ad aggiungersi ai 3.824 già inseriti a conclusione di precedenti procedure di concorso espletate dall’ottobre 2022”.
Il Guardasigilli ha infine illustrato il funzionamento del regime del “41-bis” sottolineando che esso trae origine dalla norma ideata da Giovanni Falcone per l’esigenza di recidere i legami fra i capimafia in carcere e il mondo esterno.
Il sovraffollamento carcerario e le misure adottate dal governo
Il sovraffollamento carcerario è uno dei problemi principali del sistema penitenziario italiano. Il Ministro Nordio ha sottolineato che le misure adottate dal governo per affrontare questa problematica sono in linea con gli standard indicati nel 31° Rapporto del Cpt. Il governo ha avviato un piano di razionalizzazione ed ammodernamento del patrimonio edilizio carcerario, finalizzato all’aumento dei posti detentivi anche attraverso la realizzazione di nuovi padiglioni. Sono stati creati oltre mille posti negli istituti di Milano Opera e Bollate e a Roma Rebibbia, utilizzando fondi inseriti nel Pnrr.
Il dramma dei suicidi nelle carceri e le azioni di prevenzione
Il Ministro Nordio ha affrontato con il presidente Mitchell il dramma dei suicidi nelle carceri, un problema che il Ministero sta affrontando con grande attenzione. Il governo ha triplicato le risorse destinate al coinvolgimento di esperti psicologi, passando da 4,5 milioni a 14,5 milioni di euro di investimenti per la prevenzione dei suicidi. Il Ministero sta intervenendo in sinergia con altre amministrazioni come il Ministero del Lavoro e il Ministero della Salute, oltre che attraverso la collaborazione con l’associazionismo e con il mondo cattolico. Il Ministro ha anche sottolineato che non vi sono stati casi di suicidi negli Ipm per i detenuti minorenni. Per i giovani, il Ministero ha avviato diversi progetti per favorire l’integrazione socio-culturale, soprattutto nei contesti dove è forte la presenza della criminalità organizzata, per offrire ai ragazzi concrete alternative di vita.
Rafforzamento del personale penitenziario
Il Ministro Nordio ha sottolineato l’importanza del rafforzamento del personale negli istituti penitenziari. Nelle strutture detentive per gli adulti, dall’anno 2023, sono in corso di assunzione ulteriori 2.568 allievi agenti di Polizia Penitenziaria, che vanno ad aggiungersi ai 3.824 già inseriti a conclusione di precedenti procedure di concorso espletate dall’ottobre 2022.
Il regime del “41-bis”
Il Ministro Nordio ha infine illustrato il funzionamento del regime del “41-bis”, sottolineando che esso trae origine dalla norma ideata da Giovanni Falcone per l’esigenza di recidere i legami fra i capimafia in carcere e il mondo esterno.
Considerazioni sull’incontro e le misure adottate
L’incontro tra il Ministro Nordio e il Presidente del Comitato Prevenzione Tortura del Consiglio d’Europa rappresenta un passo importante per affrontare le criticità del sistema carcerario italiano. Le misure adottate dal governo, come l’aumento dei posti detentivi, la prevenzione dei suicidi e il rafforzamento del personale penitenziario, sono positive e vanno nella giusta direzione. Tuttavia, è fondamentale che queste misure siano implementate in modo efficace e che siano accompagnate da un’attenta riflessione sulle cause profonde dei problemi del sistema carcerario italiano, come la sovraffollamento, la mancanza di risorse e la difficoltà di reinserimento sociale dei detenuti. L’obiettivo deve essere quello di creare un sistema penitenziario che sia non solo sicuro, ma anche rieducativo e riabilitativo, che offra ai detenuti la possibilità di reinserirsi nella società e di costruire un futuro migliore.