Il ritorno dei Carmina Burana a Bologna
Dopo un’assenza di 11 anni, i Carmina Burana di Carl Orff tornano a Bologna in una versione semiscenica accompagnata da creazioni video. Il capolavoro del compositore tedesco, che negli ultimi anni è stato presentato con notevole frequenza nella versione “cameristica” per solisti, coro, 2 pianoforti e percussioni, torna finalmente nella sua forma più spettacolare, con una grande orchestra sinfonica.
Lo spettacolo, in programma al Teatro Comunale Nouveau il 31 ottobre e il 2 novembre alle 20 e il 3 alle 16, sostituisce l’annunciata nuova opera di Alessandro Solbiati “La voce del silenzio”, rimandata alle prossime stagioni.
Una nuova interpretazione del capolavoro di Orff
Questa nuova produzione di Carmina Burana si avvarrà della direzione di Marco Angius, artista di casa al Comunale, specializzato nel repertorio novecentesco. Sul podio dell’Orchestra, del Coro e Coro di Voci Bianche del Teatro Comunale, e di un terzetto di solisti composto dal soprano Maria Eleonora Caminada, dal tenore Marco Ciaponi e dal baritono giapponese Tamon Inoue.
La musica sarà accostata alle creazioni video appositamente realizzate per lo spettacolo da Innovio Arts, che uniscono l’iconografia del “Codex Buranus” e di altri codici medievali con la raffigurazione fantastica che il cinema coevo di Orff dà del Medioevo.
Un viaggio nel Medioevo attraverso la musica e le immagini
Strutturati in un prologo, cinque parti e un finale, i Carmina Burana sono basati su 24 canti medievali goliardici in latino, francese antico e alto tedesco medio tratti dal Codex Buranus, proveniente dall’abbazia di Benediktbeuern in Baviera.
Carl Orff venne a conoscenza del codice nel 1934, rimanendone stregato, tanto che, secondo le sue stesse parole, “incominciò un vagliare e cercare, un trovare e gettar via finché ogni particolare del gran mucchio venne a delinearsi sempre meglio”.
Lo spettacolo promette di essere un viaggio coinvolgente nel Medioevo, unendo la forza evocativa della musica di Orff con le suggestive immagini delle creazioni video, per un’esperienza multisensoriale che sicuramente non deluderà gli appassionati di musica e di storia.
Un’occasione per riscoprire un capolavoro
Il ritorno dei Carmina Burana a Bologna rappresenta un’occasione importante per riscoprire un capolavoro del Novecento. La versione semiscenica con creazioni video promette di essere un’esperienza coinvolgente e innovativa, che permetterà al pubblico di apprezzare la musica di Orff in una nuova luce. L’accostamento della musica con l’iconografia del Codex Buranus e di altri codici medievali crea un legame diretto con la storia e la cultura di un’epoca affascinante, rendendo lo spettacolo ancora più ricco e significativo.