Un Consorzio Condannato per Discriminazione
Il Tribunale di Torino ha emesso una sentenza che condanna un Consorzio socio assistenziale, composto da alcuni Comuni della cintura del capoluogo piemontese, per discriminazione nei confronti di un bambino autistico. Il Consorzio aveva riconosciuto al bambino solo sette ore di supporto specialistico, anziché le 14,5 ore necessarie, giustificando la decisione con la limitatezza delle risorse disponibili.
La decisione del Tribunale è stata accolta con favore da First – Federazione Italiana Rete Sostegno e Tutela Diritti delle persone con disabilità, che ha sostenuto il genitore del bambino nel suo ricorso legale. La Federazione ha espresso piena condivisione dei principi espressi dai giudici nell’ordinanza.
Il caso risale al 2022 e ha visto l’ascolto della sindaca di uno dei Comuni coinvolti, che insieme a due operatrici sociali, ha confermato la limitatezza delle risorse disponibili. Il Consorzio, inoltre, si era richiamato ai contenuti di una recente sentenza del Consiglio di Stato per giustificare la sua decisione.
La Priorità dei Diritti
Il Tribunale di Torino ha applicato correttamente un principio espresso nel 2016 dalla Corte Costituzionale. Secondo questo principio, la garanzia dei diritti incomprimibili deve prevalere sull’equilibrio di bilancio. In altre parole, il diritto a un servizio essenziale come il supporto specialistico per un bambino autistico non può essere sacrificato a causa di vincoli economici.
La sentenza del Tribunale di Torino rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei diritti delle persone con disabilità. Il caso dimostra che la discriminazione, anche quando motivata da problemi di bilancio, non è accettabile. I diritti delle persone con disabilità devono essere garantiti, indipendentemente dalle difficoltà economiche che un ente potrebbe affrontare.
Considerazioni
La sentenza del Tribunale di Torino rappresenta un importante precedente per la tutela dei diritti delle persone con disabilità. Il caso evidenzia la necessità di garantire l’accesso a servizi essenziali, come il supporto specialistico per bambini autistici, indipendentemente dalle difficoltà economiche che un ente potrebbe affrontare.
La sentenza pone l’accento sull’importanza di un approccio inclusivo e di un sistema di assistenza che non discrimini le persone con disabilità. È fondamentale che le istituzioni si impegnino a garantire l’accesso a servizi di qualità e a supportare le persone con disabilità nel loro percorso di inclusione sociale.
La sentenza del Tribunale di Torino è un passo avanti nella lotta contro la discriminazione e un messaggio importante per la società: i diritti delle persone con disabilità sono fondamentali e non possono essere sacrificati a causa di problemi di bilancio.