Il caso dei rider e la risposta del governo
La ministra del Lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone ha risposto al question time alla Camera in merito al caso dei rider costretti a proseguire le consegne durante l’alluvione di Bologna. La ministra ha ribadito il massimo impegno del governo sulla salute e la sicurezza nel luogo di lavoro, confermando la massima attenzione all’implementazione dei parametri e delle fattispecie di cui alla direttiva piattaforme.
Calderone ha assicurato “grande attenzione del ministero in ordine al riconoscimento e ampliamento delle tutele dei rider”, anche in vista della prossima pubblicazione della direttiva Ue sulle piattaforme digitali.
Le tutele attuali per i rider
La ministra ha ricordato che l’attuale normativa italiana garantisce “tutele minime” per i rider, come l’indennità integrativa non inferiore al 10% per le prestazioni lavorative svolte di notte, durante le festività o in condizioni meteo sfavorevoli. Inoltre, il datore di lavoro è obbligato al rispetto delle prescrizioni in materia di salute e sicurezza nel lavoro, anche in condizioni meteo avverse.
La normativa italiana prevede anche tutele anti-discriminazione, vietando le esclusioni dalle piattaforme e le riduzioni delle occasioni di lavoro ascrivibili alla mancata accettazione di una prestazione.
La necessità di un’azione incisiva
Il caso dei rider costretti a lavorare durante l’alluvione di Bologna ha evidenziato la necessità di un’azione incisiva per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori in un contesto lavorativo sempre più precario e flessibile. La direttiva Ue sulle piattaforme digitali rappresenta un’opportunità per migliorare le condizioni di lavoro dei rider e di tutti i lavoratori delle piattaforme digitali, garantendo un livello minimo di tutela e di diritti. Sarà fondamentale che l’implementazione della direttiva sia rapida ed efficace, per garantire che i lavoratori delle piattaforme digitali siano protetti da rischi e abusi.