Un’indagine sull’animo umano
Antonella Lattanzi, autrice di successo con opere come “Devozione”, “Questo giorno che incombe” e “Cose che non si raccontano”, si cimenta in un nuovo progetto letterario: “Capire il cuore altrui. Emma, Flaubert e altre ossessioni”. Il libro, in uscita il 12 novembre per Harper Collins, si addentra nella psiche di Emma Bovary, l’indimenticabile eroina di Gustave Flaubert, e ne analizza il desiderio e le ossessioni. Lattanzi, con il suo stile ipnotico e appassionato, ci guida in un viaggio introspettivo che intreccia la sua vita con quella del personaggio letterario.
Emma Bovary, la protagonista di “Madame Bovary”, è un personaggio controverso, amata e odiata dai lettori. È stata definita viziata, capricciosa, indolente, arrivista ed egoista, ma anche paladina del desiderio, una forza che guida ogni sua azione. Lattanzi sottolinea come Emma rappresenti il desiderio in persona, “l’unica figlia di papà Rouault” che sogna una vita diversa da quella che le è stata assegnata.
“Sapete chi è il Desiderio in persona? Emma Bovary, nata Rouault, unica figlia di papà Rouault. Emma, che è stata in collegio dalle suore, ma per il resto del tempo ha sempre vissuto nella fattoria con suo padre, e che sposa Charles e va a vivere con lui a Tostes, pensando che adesso, finalmente, cominci la vita. E invece la vita non comincia mai. Non siamo tutti così? Non siamo tutti convinti che il meglio debba ancora venire? O meglio, non speriamo tutti che la vita debba ancora cominciare? Cosa succede quando ci accorgiamo che la vita non comincerà mai, o che abbiamo perso il momento in cui abbiamo vissuto davvero?” afferma Lattanzi.
Un percorso che intreccia vita e letteratura
Nel suo libro, Lattanzi non si limita a un’analisi del personaggio di Emma Bovary, ma intraprende un percorso personale che la porta a confrontarsi con le proprie esperienze e le proprie ossessioni. L’autrice confessa di essersi innamorata di Emma Bovary più volte, a ogni rilettura del romanzo di Flaubert, in momenti cruciali della sua vita. La figura di Emma è diventata quasi un’ossessione per Lattanzi, tanto da farle pensare che “Madame Bovary sono io” o che “Emma è mia sorella”.
Il libro si estende oltre l’analisi di “Madame Bovary”, esplorando altri libri, film e canzoni che trattano il tema del desiderio e dell’ossessione. Lattanzi cita opere come “Anna Karenina”, “Sotto il vulcano”, “Beppe Fenoglio” e “Deep Water”, mostrando come il tema del desiderio sia universale e si rifletta in diverse forme di espressione artistica.
Un’autrice poliedrica
Antonella Lattanzi è una scrittrice e sceneggiatrice di talento. Oltre ai suoi romanzi, ha scritto le sceneggiature di film come “Fiore” di Claudio Giovannesi, “Il campione” e “Una storia nera”, tratto dal suo romanzo omonimo, di Leonardo D’Agostini.
Con “Capire il cuore altrui. Emma, Flaubert e altre ossessioni”, Lattanzi ci invita a riflettere sul desiderio e sulle ossessioni umane, temi universali che ci toccano tutti. Il libro promette di essere un viaggio introspettivo e appassionante, un’indagine sull’animo umano che ci porta a confrontarci con le nostre paure e le nostre aspirazioni.
Un’analisi profonda del desiderio
“Capire il cuore altrui. Emma, Flaubert e altre ossessioni” si presenta come un’analisi profonda del desiderio e delle ossessioni umane, un tema che ha sempre affascinato la letteratura e il cinema. L’approccio personale di Lattanzi, che intreccia la sua vita con quella del personaggio letterario, rende il libro ancora più coinvolgente e ricco di sfumature. La scelta di esplorare altri esempi di desiderio e ossessione in letteratura e nel cinema arricchisce il libro, mostrando come questo tema sia universale e si rifletta in diverse forme di espressione artistica.