L’Ibama dice no alle trivellazioni di Petrobras nella foce del Rio delle Amazzoni
L’Istituto brasiliano dell’Ambiente e delle risorse naturali rinnovabili (Ibama) ha confermato la sua contrarietà al rilascio della licenza ambientale per consentire alla compagnia energetica statale Petrobras di effettuare trivellazioni esplorative dei bacini petroliferi alla foce del Rio delle Amazzoni, nella regione conosciuta come margine equatoriale. I funzionari dell’Ibama hanno evidenziato rischi ambientali troppo alti per poter concedere il disco verde.
La decisione finale spetterà al presidente Rodrigo Agostino, ma l’Ibama ha già espresso la sua posizione in modo chiaro. Prima di questa decisione, l’Ibama aveva dato la possibilità a Petrobras di presentare “chiarimenti” rispetto alle criticità sollevate.
A maggio del 2023, l’Ibama aveva già negato la richiesta di Petrobras, poiché, oltre a rischiare di incidere sulle attività di comunità indigene, non offriva “garanzie per la sopravvivenza e la sicurezza della fauna locale”. In seguito, Petrobras aveva presentato una nuova richiesta arricchita di ulteriori garanzie.
Tuttavia, nel parere rilasciato oggi, gli analisti ambientali affermano che la “revisione dei piani ambientali” presentata da Petrobras non presenta una “alternativa praticabile” che riduca in modo soddisfacente la perdita di diversità in caso di incidente di fuoriuscita di petrolio. Questa condizione è considerata “particolarmente critica” vista “l’elevata sensibilità ambientale degli ecosistemi che verrebbero colpiti”.
Il progetto esplorativo è visto come cruciale da Petrobras. Uno studio interno mostra nei giacimenti a 170 km dalla costa dello stato di Amapá (a quasi 3mila km di profondità) una riserva potenziale di 5,6 miliardi di barili di petrolio. Una quantità capace di aumentare del 37% il totale delle riserve brasiliane, attualmente di 14,8 miliardi di barili.
L’impatto ambientale del progetto
L’Ibama ha espresso preoccupazione per l’impatto ambientale del progetto di trivellazione. L’istituto ha sottolineato la “particolarmente critica” sensibilità ambientale dell’area, evidenziando il rischio di danni irreparabili alla fauna e agli ecosistemi in caso di incidente di fuoriuscita di petrolio. L’Ibama ha anche sottolineato l’impatto potenziale sulle comunità indigene che dipendono dall’ambiente per la loro sussistenza.
L’Ibama ha richiesto a Petrobras di presentare un piano che offra una “alternativa praticabile” per mitigare i rischi ambientali, ma la compagnia non è riuscita a soddisfare le richieste dell’istituto. L’Ibama ha ritenuto che i piani di Petrobras non siano sufficienti a garantire la protezione dell’ambiente e della fauna locale.
Il futuro del progetto
Il futuro del progetto di trivellazione è ora incerto. La decisione finale spetterà al presidente Rodrigo Agostino, che dovrà valutare le preoccupazioni dell’Ibama e le richieste di Petrobras. Il presidente dovrà decidere se autorizzare o meno le trivellazioni, tenendo conto dell’impatto ambientale e delle conseguenze per le comunità locali.
La decisione del presidente avrà un impatto significativo sul futuro dell’industria petrolifera brasiliana e sull’ambiente della foce del Rio delle Amazzoni. L’Ibama ha espresso la sua posizione in modo chiaro, ma la decisione finale è nelle mani del presidente Agostino.
Un dilemma tra sviluppo e ambiente
La decisione di autorizzare o meno le trivellazioni di Petrobras nella foce del Rio delle Amazzoni pone un dilemma tra sviluppo economico e protezione ambientale. Da un lato, l’estrazione di petrolio potrebbe portare benefici economici al Brasile, contribuendo a garantire la sicurezza energetica del paese. Dall’altro lato, l’impatto ambientale del progetto potrebbe essere devastante per l’ecosistema delicato della foce del Rio delle Amazzoni. La decisione del presidente Agostino dovrà essere ponderata e dovrà tenere conto di tutti gli aspetti del problema, compresi gli interessi delle comunità locali e la sostenibilità ambientale del progetto.