Operazione anti-droga a Monza: 8 arresti per traffico di oppioidi
I carabinieri della provincia di Monza hanno arrestato otto persone, tra cui un medico, accusate di aver messo in piedi un traffico di farmaci oppioidi ottenuti attraverso false ricette mediche. L’operazione, coordinata dalla Procura di Monza, ha portato alla luce un sistema criminale che coinvolgeva cittadini italiani ed egiziani. Le accuse mosse agli arrestati sono a vario titolo di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione di persona incaricata di un servizio pubblico, truffa ai danni del Ssn e falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità. Il gip di Monza ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tutti gli indagati.
L’indagine e il ruolo del medico compiacente
L’inchiesta, partita da Seveso, ha svelato un traffico di oppioidi acquistati con prescrizioni false rilasciate dietro compenso da un medico compiacente. Il professionista, con studio nel milanese, ha emesso in un anno ben 750 ricette per oltre 1300 confezioni di farmaci, che venivano poi rivenduti nel mercato nero dello spaccio di droga. Le perquisizioni eseguite questa mattina dai carabinieri hanno coinvolto gli otto arrestati e altre quattro persone indagate a piede libero.
Un sistema criminale complesso
Questo caso evidenzia la complessità del traffico di oppioidi, un problema che non si limita alla semplice vendita di droga, ma coinvolge anche professionisti della salute e il sistema sanitario. La corruzione e la falsificazione di documenti sono strumenti utilizzati per ottenere farmaci da prescrizione e rivendere sul mercato nero, con conseguenze potenzialmente gravi per la salute pubblica e per l’integrità del sistema sanitario.