Sicurezza informatica: investimenti e nuove misure
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha espresso profonda preoccupazione per gli attacchi informatici, definendoli un “serio e concreto pericolo per la nostra democrazia”. Nordio ha annunciato investimenti per oltre 715 milioni di euro per il potenziamento dei servizi e dei sistemi cyber della pubblica amministrazione, con fondi Pnrr e della strategia nazionale cyber. “Stiamo investendo cifre molto importanti per realizzare la sicurezza contro gli attacchi hacker”, ha affermato il ministro, “nella consapevolezza che tutto il mondo è stato trovato impreparato di fronte all’aggressione dell’hackeraggio”.
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha ribadito l’impegno del governo per il rafforzamento della tutela cyber delle istituzioni, sottolineando il lavoro in atto per la copertura della pianta organica dell’Agenzia per la sicurezza cibernetica (Acn) e l’approvazione della legge n. 90 del giugno 2024, che ha ampliato i soggetti tenuti alla notifica degli incidenti informatici e rafforzato le misure organizzative di sicurezza informatica.
Ciriani ha inoltre evidenziato l’istituzione del Nucleo per la cybersicurezza, composto da rappresentanti del Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo e del Governatore della Banca d’Italia, che si riunisce periodicamente per discutere di strumenti di prevenzione e contrasto al ransomware.
Giubileo: rimodulazione delle tariffe per i bus turistici
Il ministro Ciriani ha fornito chiarimenti sulla rimodulazione delle tariffe di accesso alle zone a traffico limitato in vista del Giubileo, spiegando che la misura è stata adottata dal Commissario straordinario di Governo per il Giubileo, in base ai poteri commissariali previsti dalla legislazione vigente. L’obiettivo è disincentivare l’utilizzo dei bus turistici nelle aree centrali, favorendo le aree periferiche. Ciriani ha sottolineato la natura emergenziale della misura e la sua limitatezza alla rimodulazione delle tariffe, senza intervenire sul regime sanzionatorio.
Maternità surrogata: la ministra Roccella risponde alle critiche
La ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, ha risposto alle critiche sulla legge Varchi, che ha istituito il reato universale per la maternità surrogata. Roccella ha negato di aver istigato alla denuncia, sottolineando che la sua affermazione sul dovere dei pubblici ufficiali di segnalare eventuali violazioni di legge era un’ovvietà. La ministra ha ribadito che la maternità surrogata è un “orrore” e che la legge italiana è stata salutata con entusiasmo dalle reti internazionali del femminismo abolizionista.
Reddito di libertà e politiche contro la violenza
Roccella ha annunciato che l’istruttoria per il ‘reddito di libertà’ è stata conclusa e il decreto sarà ufficializzato con il passaggio nella prossima Conferenza Unificata. La ministra ha inoltre fornito aggiornamenti sulle linee guida per la formazione degli operatori, sulla decontribuzione per chi assume le vittime di violenza e sui progetti rivolti agli uomini maltrattanti. Roccella ha infine annunciato che anche per quest’anno si prevede di integrare le risorse dedicate alla violenza con ulteriori fondi del Dipartimento per le Pari Opportunità.
Assegno unico: la difesa contro la procedura d’infrazione europea
Roccella ha difeso l’assegno unico, sottolineando il suo potenziamento e la necessità di difenderlo dalla procedura d’infrazione europea, che potrebbe far saltare i conti dello Stato. La ministra ha espresso sorpresa per il mancato sostegno della sinistra, che era al governo quando la misura è stata votata all’unanimità, nella difesa contro le contestazioni della Commissione europea.
Un’agenda fitta di temi cruciali
Il Question Time ha offerto un’ampia panoramica sulle priorità del governo, con un focus particolare su temi delicati e complessi come la sicurezza informatica, la gestione del Giubileo e la lotta alla violenza di genere. Le risposte dei ministri hanno evidenziato l’impegno del governo nel contrastare le minacce informatiche, nell’organizzazione del Giubileo e nella tutela delle donne. Tuttavia, le discussioni hanno anche evidenziato la necessità di un dialogo costruttivo tra le forze politiche per affrontare le sfide del presente e del futuro.