Mercati in fibrillazione: incertezza pre-elettorale e tensioni geopolitiche
Le Borse europee hanno chiuso la giornata in calo, con l’indice Stoxx 600 che ha ceduto lo 0,3%. I mercati sono stati influenzati da un mix di fattori, tra cui l’incertezza in vista delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, l’andamento delle trimestrali e le tensioni geopolitiche, in particolare in Medio Oriente.
L’euro ha perso terreno rispetto al dollaro, scambiando a 1,0787. I principali listini europei hanno subito flessioni: Londra (-0,4%), Parigi, Francoforte e Milano (-0,2%), Madrid (-0,6%).
Settori in difficoltà: industria e utility
Il comparto industriale è stato tra i più colpiti, con una flessione dello 0,8%. Anche le utility hanno registrato un calo dello 0,7%, con il prezzo del gas in rialzo ad Amsterdam, dove le quotazioni sono salite del 2,5% a 43,57 euro al megawattora.
Anche il comparto dell’energia ha subito vendite, con una flessione dello 0,6%, nonostante il prezzo del petrolio sia in lieve rialzo. Il Wti è salito a 67,52 dollari al barile (+0,2%) e il Brent a 71,53 dollari (+0,1%).
Piazza Affari: Stellantis e Erg in calo, Tenaris e Iveco in rialzo
A Piazza Affari, Stellantis ed Erg hanno registrato cali del 2%. Amplifon ha perso il 1,9%, alla vigilia della pubblicazione dei conti. Pirelli e Hera hanno ceduto l’1,2%.
Tra i titoli in rialzo, Tenaris ha guadagnato l’1,4%, Iveco l’1,2% e Intesa l’1,1%, quest’ultima in vista della pubblicazione dei conti.
Un’analisi a 360°
L’andamento dei mercati è sempre influenzato da una serie di fattori, sia macroeconomici che microeconomici. In questo caso, l’incertezza pre-elettorale negli Stati Uniti, le tensioni geopolitiche e l’andamento delle trimestrali giocano un ruolo importante. La volatilità dei mercati è destinata a continuare, almeno fino a quando non si avrà maggiore chiarezza su questi fronti.