L’appello di Noemi Di Segni
In occasione del giorno di lutto nazionale in Israele per il 7 ottobre, la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni ha lanciato un forte appello alla consapevolezza collettiva. Di Segni ha sottolineato come la guerra di Israele contro il terrorismo, combattuta su otto fronti adiacenti e lontani, non sia un problema solo per il Paese mediorientale, ma abbia un impatto diretto anche sulle città europee.
La minaccia della radicalizzazione
Secondo Di Segni, il rischio concreto è quello della diffusione di cellule di radicalizzazione, favorite da una serie di fattori che vanno dall’azione di alcune forze politiche alla distorsione mediatica quotidiana, fino alla presenza di falsi pacifisti. La presidente dell’UCEI ha accusato questi ultimi di aderire in modo illusorio a slogan di annientamento e di rimozione dell’orrore della Shoah, oltre che delle torture subite il 7 ottobre, nel corso di questo lungo anno.
Considerazioni
Le parole di Noemi Di Segni sono un monito importante per l’Europa. La lotta al terrorismo è un problema globale che richiede una risposta unitaria e coordinata. È fondamentale contrastare la radicalizzazione e il terrorismo in tutte le sue forme, non solo in Israele, ma anche in Europa. La distorsione mediatica e la proliferazione di false notizie possono alimentare l’odio e la violenza. È necessario promuovere un dialogo aperto e sincero, basato sul rispetto e sulla comprensione reciproca, per contrastare la diffusione di ideologie estremiste.