Un gesto di cura come simbolo di accoglienza
“La Rivoluzione della Cura”, il nuovo libro di Massimo Orlandi, pubblicato da Edizioni Romena, racconta la storia di Lorena Fornasir e Gian Andrea Franchi, due attivisti che nella ‘Piazza del Mondo’ di Trieste si dedicano alla cura dei piedi dei migranti in arrivo dalla rotta balcanica. Un gesto semplice, ma ricco di significato, che diventa simbolo di un’accoglienza autentica e di un impegno per costruire una società più giusta e solidale.
Come sottolinea Domenico Iannacone nella prefazione, il gesto di Lorena “scardina i pregiudizi e le propagande populistiche che alzano barriere e segnano confini”. Le sue mani, toccando quei piedi martoriati, ricompongono il corpo sociale dell’umanità, riconnettono con la natura accogliente dell’essere umano e curano anche le ferite e le infezioni profonde della nostra anima.
Il libro non si limita a raccontare la storia di Lorena e Gian Andrea, ma si addentra in un percorso che inizia nel 2015 a Pordenone, prosegue con le loro missioni in Bosnia e si concentra poi sull’esperienza nella piazza di Trieste, dove ogni sera, dal 2019, Linea d’Ombra e altre realtà della società civile accolgono e curano i migranti.
L’importanza di costruire una società basata sulla cura
“La Rivoluzione della Cura” non è solo un libro che racconta di accoglienza e di cura, ma un’esplorazione di un nuovo modo di pensare la società. Come afferma Gian Andrea Franchi, “Occuparsi dei migranti, accoglierli, permettere loro di andare dove vogliono non è fare semplicemente del bene, ma è cercare di organizzare forme di vita comune che siano basate sul prenderci cura gli uni degli altri”.
Il libro, attraverso le storie e gli incontri che avvengono nella ‘Piazza del Mondo’, mostra la bellezza di un’umanità che si rigenera nel momento in cui accetta di mettere al centro l’altro, i suoi bisogni. È un invito a riflettere sul valore della cura come strumento per costruire una società più giusta e solidale, una società che non si limita ad accogliere, ma che si prende cura del prossimo, indipendentemente dalla sua provenienza o dal suo passato.
Un’esperienza che ispira speranza
“La Rivoluzione della Cura” è un libro che ci offre un’immagine di speranza, un esempio concreto di come la cura e l’accoglienza possano essere strumenti per costruire una società più giusta e solidale. La storia di Lorena e Gian Andrea ci dimostra che è possibile fare la differenza, che è possibile creare un mondo in cui l’altro non è visto come un problema, ma come un’opportunità per crescere insieme e costruire un futuro migliore.