Un derby d’Italia da brividi
“Per me Inter-Juventus è stata una partita spettacolo perché ha creato una marea di emozioni, le puoi ricevere da un dribbling e soprattutto da un gol. Ci possono essere anche degli errori certo, ma si è vista soprattutto la bravura degli attaccanti”. Non nasconde la sua emozione Demetrio Albetini mentre parla del derby d’Italia finito 4-4 con continui capovolgimenti di fronte e di risultato. Il pari show è figlio degli errori difensivi, come dice Del Piero, o della forza del gioco? “Parto dal presupposto – racconta al telefono con l’ANSA l’ex centrocampista del Milan e della Nazionale, ora presidente del settore tecnico Figc – che ci vorrebbero tante partite aperte come questa. Tutte le volte c’è un sussulto, ieri mi sono emozionato”.
Il coraggio del gioco aperto
“In queste partite – sottolinea Albertini – si vede come i giocatori hanno più coraggio nell’uno contro uno. Così si fa superiorità numerica. Vedere due squadre affrontarsi così a viso aperto mi ha ricordato le partite di altri campionati, come la Premier inglese e la Liga spagnola, dove senza emozione la gente non va allo stadio. Dai noi ci sono troppe partite noiose. A me Inter-Juve è piaciuta moltissimo, poi analizzeremo anche gli errori…”. “Mi auguro – conclude Albetini – che gli allenatori pensino a giocare sempre più partite così. In questo modo si può anche vincere. Il Manchester City e il Liverpool giocano un calcio aperto dove i difensori sono sulla linea del centrocampo, è una questione di mentalità. Anche Barcellona e Real Madrid desiderano divertire giocando. Questo è il bello del calcio. Meglio un 4-4 che un noioso 1-1. Poi si può discutere sul fatto se conta prima vincere o meno, anche questo è il bello del calcio”.
Un appello al calcio italiano
Le parole di Albetini rappresentano un appello al calcio italiano, un invito a riscoprire il fascino del gioco aperto, del coraggio e dell’emozione. Il derby d’Italia ha mostrato che il calcio può essere uno spettacolo, un’esperienza coinvolgente per i tifosi, e non solo una fredda analisi tattica. La speranza è che questo tipo di partite non siano un’eccezione, ma un’indicazione di un cambio di mentalità nel calcio italiano.