Casini: “Siamo a buon punto, ma il riequilibrio numerico è basso”
Il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, si è espresso con ottimismo alla vigilia del Consiglio Federale che si terrà per discutere il nuovo statuto FIGC, affermando che si è “a buon punto” nell’iter di riforma. Tuttavia, Casini ha espresso alcune perplessità riguardo al riequilibrio numerico dei pesi elettorali e dei consiglieri, ritenendolo “un po’ basso”.
Casini ha sottolineato l’importanza di una maggiore rappresentanza per la Serie A nel Consiglio del professionismo, auspicando che il 51% dei consiglieri del professionismo provenga dalla massima serie. “Se il professionismo tutto ha otto consiglieri, la Serie A si aspetta di avere almeno la maggioranza di quei consiglieri, cioè un 51% dentro il professionismo”, ha affermato.
Il presidente della Lega Serie A ha ribadito l’importanza di un riequilibrio numerico, sottolineando che “Se si va sulle persone si commette un errore di prospettiva. Una Serie A più forte è un bene per tutti”.
Un percorso lungo e complesso
Casini ha definito il percorso di riforma del nuovo statuto FIGC come “lungo e complesso”, sottolineando che il Consiglio Federale rappresenta solo una tappa di questo processo. Il presidente della Lega Serie A ha espresso gratitudine al Parlamento e al Governo per aver accolto le istanze della Serie A, che riguardano l’autonomia organizzativa, il ruolo nel sistema federale e il riequilibrio numerico dei pesi elettorali e dei consiglieri.
Casini ha evidenziato come le tre istanze della Serie A siano state accolte e come sia intervenuta una norma di legge per dare seguito a queste richieste.
Il ruolo della Serie A nel nuovo statuto FIGC
La riforma dello statuto FIGC rappresenta un momento cruciale per il calcio italiano. La richiesta di maggiore autonomia e di un ruolo più incisivo nel sistema federale da parte della Serie A è comprensibile, considerando il suo peso economico e la sua importanza nel panorama calcistico nazionale. Tuttavia, è importante garantire un equilibrio tra le diverse componenti del sistema, evitando che la Serie A acquisisca un potere eccessivo a discapito di altre categorie. L’obiettivo dovrebbe essere quello di creare un sistema più equo e democratico, che tuteli gli interessi di tutti gli attori coinvolti.