Trump torna a New York per conquistare la città
Donald Trump è tornato a New York, la città che lo ha visto nascere e crescere, per un comizio al Madison Square Garden. L’ex presidente ha cercato di conquistare la città che lo ha tradito con incriminazioni e condanne, in un evento che ha visto la partecipazione di migliaia di sostenitori giunti da tutta America. L’arena era piena e molti fan non sono riusciti ad entrare, invadendo le strade della città.
L’evento è stato più di un semplice comizio elettorale: per Trump è stato un modo per riprendersi la città e lo stato, trasformandoli da democratici a repubblicani. “Dicono che è impossibile, ma io non ci credo”, ha detto l’ex presidente.
Il Madison Square Garden è un luogo storico per la politica americana. Marylin Monroe vi cantò ‘Happy Birthday, Mr President’ a John Fitzgerald Kennedy e Bill Clinton vi accettò la nomination democratica nel 1992. Nel 1939 il Madison Square Garden ospitò anche un comizio a sostegno di Adolf Hitler.
Le promesse di Trump e l’attacco a Kamala Harris
Sul palco, introdotto dall’ex First Lady Melania, Trump ha promesso di ‘mettere fine all’inflazione’ e ‘far tornare il sogno americano’ se verrà rieletto. “Siamo in testa in tutti gli Stati in bilico e fra nove giorni conquisteremo la Casa Bianca”, ha assicurato.
Trump ha poi lanciato un duro attacco a Kamala Harris, accusandola di ‘incompetenza’ e di aver ‘distrutto il paese’. “I nostri nemici ridono di lei, vogliono che vinca”, ha detto l’ex presidente. “Ha importato criminali dalle prigioni di tutto il mondo, dal Venezuela al Congo. Con me l’invasione finirà. Ora siamo un paese occupato. Fra nove giorni, all’Election Day, sarà la liberazione.”
Trump ha anche definito Harris “incompetente” e ha affermato che la sua “incompetenza ci porterà alla terza guerra mondiale”.
Il sostegno di Elon Musk, Mike Johnson e Robert F. Kennedy Jr.
L’evento ha visto la partecipazione di molti personaggi di spicco, tra cui Elon Musk, lo speaker della Camera MIke Johnson, Robert F. Kennedy Jr, Hulk Hogan e i figli di Trump.
Elon Musk, tutto in nero e sorridente, ha introdotto Melania sul palco e ha assicurato che il governo Trump “allontanerà il governo dai vostri portafogli”. Musk ha anche detto che la spesa federale può essere ridotta di 2.000 miliardi di dollari.
Robert F. Kennedy Jr si è lamentato del partito democratico, affermando che “non è più quello di Martin Luther King o di mio zio”.
Mike Johnson ha assicurato che “in nove giorni ci rafforzeremo alla Camera, conquisteremo il Senato e manderemo Donald Trump alla Casa Bianca. Non possiamo permetterci altri quattro anni di Kamala Harris”.
La famiglia Trump e il loro sostegno al padre
Anche la famiglia Trump ha partecipato all’evento, con Donald Trump Jr, Lara Trump e Eric Trump.
“Il re di New York è tornato per riprendersi quello che ha costruito”, ha detto Donald Trump Jr riferendosi al passato di costruttore di suo padre. “Abbiamo l’occasione della vita per cambiare Washington. Riprendiamoci il paese una volta per tutte”.
“New York ha creato Donald Trump, e Trump creato New York ridisegnandone lo skyline”, ha detto Lara Trump, la moglie di Eric Trump e co-presidente del Republican National Committee.
Lara Trump ha anche ricordato che “Trump ha fatto un comizio nel Bronx. L’ultimo candidato repubblicano che lo aveva fatto era stato Ronald Reagan ed era riuscito a conquistare lo stato, trasformandolo dal blu democratico al rosso repubblicano”.
Un ritorno alle origini e una sfida ambiziosa
Il comizio di Trump al Madison Square Garden è stato un ritorno alle origini per l’ex presidente, una sfida ambiziosa per conquistare una città che lo ha visto crescere ma che lo ha anche tradito. La sua presenza a New York, dove ha costruito il suo impero immobiliare, è un chiaro segnale che Trump non ha intenzione di arrendersi. Nonostante le incriminazioni e le condanne, l’ex presidente sembra fiducioso di poter conquistare la Casa Bianca e di poter ribaltare il risultato delle elezioni del 2020.