Novembre porta con sé un segnale di allarme per Stellantis. In un mercato automobilistico europeo che mostra timidi segnali di crescita, il gruppo guidato da Carlos Tavares si muove in controtendenza, registrando una flessione sia nelle immatricolazioni mensili che nella quota di mercato. Un dato che non rappresenta un episodio isolato, ma che si inserisce in un quadro più complesso di erosione delle quote accumulate nel corso del 2025, sollevando interrogativi sulle strategie future in un continente alle prese con la complessa transizione verso l’elettrico.

I numeri di novembre: un quadro in chiaroscuro

Secondo i dati diffusi dall’ACEA, l’associazione dei costruttori europei di autoveicoli, a novembre 2025 Stellantis ha immatricolato nell’area dell’Europa Occidentale (che include l’Unione Europea, i paesi EFTA e il Regno Unito) un totale di 138.747 auto. Questo numero rappresenta una flessione del 2,7% rispetto allo stesso mese del 2024. Di conseguenza, la quota di mercato del gruppo è scesa al 12,9%, in calo rispetto al 13,5% registrato a novembre dell’anno precedente.

Questa performance negativa di Stellantis stride con l’andamento generale del mercato auto europeo, che nello stesso mese ha visto un leggero aumento delle immatricolazioni complessive, pari al +2,4%, con 1.079.563 veicoli venduti. Una crescita trainata principalmente dai mercati di Spagna (+12,9%) e Germania (+2,5%), mentre la Francia ha segnato un lieve calo (-0,3%) e l’Italia è rimasta sostanzialmente stabile. Il gruppo si trova quindi a navigare in acque agitate, perdendo terreno proprio mentre il mercato generale tenta un timido recupero.

L’analisi degli undici mesi: un trend preoccupante

L’andamento negativo di novembre non è un fulmine a ciel sereno, ma la conferma di una tendenza osservata lungo tutto il 2025. Analizzando il periodo cumulato da gennaio a novembre, il quadro per Stellantis appare ancora più critico. Il gruppo ha venduto un totale di 1.760.601 vetture, registrando un calo del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2024. Anche in questo caso, il dato è in netto contrasto con il mercato europeo complessivo (UE+EFTA+UK) che, nei primi undici mesi, ha segnato una crescita dell’1,9%, raggiungendo 12,1 milioni di unità.

Questa discrepanza ha avuto un impatto diretto sulla posizione di mercato di Stellantis. La quota di mercato del gruppo nei primi undici mesi del 2025 si è attestata al 14,6%, in netta diminuzione rispetto al 15,5% dello stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di un’erosione significativa, che segnala una perdita di competitività in un’arena sempre più affollata e sfidante.

Le performance dei singoli marchi: luci e ombre

All’interno della galassia di marchi di Stellantis, la situazione è eterogenea. A novembre, si sono distinti in positivo i marchi Fiat, con un notevole +16,1% di nuove immatricolazioni, e Citroën, che ha registrato un solido +13,7%. Questi risultati, tuttavia, non sono stati sufficienti a compensare le difficoltà di altri brand del gruppo.

Il dato cumulativo degli undici mesi, infatti, rivela performance negative per quasi tutti i principali marchi. Spiccano in negativo i dati di Lancia (-65,8%) e della stessa Fiat (-13,1%), a dimostrazione che il buon risultato di novembre non è bastato a invertire un trend annuale decisamente sfavorevole.

Il contesto di mercato: una ripresa fragile e la sfida dell’elettrico

È fondamentale inserire i dati di Stellantis nel contesto più ampio del mercato automobilistico europeo. La crescita registrata nel 2025 è fragile e, soprattutto, i volumi di vendita rimangono ancora significativamente inferiori ai livelli pre-pandemia. Rispetto a novembre 2019, ad esempio, il mercato perde ancora quasi l’11%. Questa debolezza strutturale si accompagna a una profonda trasformazione guidata dalla transizione energetica.

Le auto elettrificate (BEV e ibride) stanno conquistando quote di mercato a un ritmo serrato. Nei primi undici mesi del 2025, le auto puramente elettriche (BEV) hanno raggiunto il 16,9% del mercato UE, mentre le ibride si confermano la scelta preferita con una quota del 34,6%. Di contro, la quota combinata di benzina e diesel è scesa drasticamente. In questo scenario di rapido cambiamento, la capacità di offrire una gamma di modelli elettrificati convincente e competitiva diventa un fattore cruciale per il successo, e la performance di Stellantis potrebbe indicare una certa difficoltà nel tenere il passo con la velocità della transizione e con una concorrenza sempre più agguerrita.

Di atlante

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