Roma – Una nomina di grande peso strategico scuote le fondamenta del calcio italiano. Mario Beretta, figura di spicco nel panorama calcistico nazionale, è stato designato all’unanimità come nuovo presidente del Settore Tecnico della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). La decisione è maturata nel corso dell’ultimo Consiglio Federale, tenutosi a Roma, su proposta diretta del presidente federale Gabriele Gravina e in piena sintonia con l’Associazione Italiana Allenatori Calcio (AIAC), guidata da Renzo Ulivieri.

Beretta, classe 1959, succede a Giuliano Ragonesi, che ha retto l’incarico come facente funzioni dopo le dimissioni di Demetrio Albertini nel marzo di quest’anno. Questa nomina rappresenta un momento significativo per l’organo federale che ha il compito cruciale di gestire tutte le attività di formazione per elevare il livello tecnico del gioco a ogni livello, dal settore giovanile ai massimi campionati.

Un profilo di esperienza e competenza al servizio del calcio

La scelta di Mario Beretta non è casuale, ma poggia su un percorso professionale lungo e autorevole che lo ha visto protagonista sia in panchina che dietro la scrivania. Milanese, 66 anni, Beretta ha collezionato 562 panchine da allenatore professionista, di cui 186 in Serie A. La sua carriera da tecnico, iniziata nei settori giovanili di club lombardi come Monza e Como, lo ha portato a guidare squadre prestigiose come Chievo Verona, Parma, Siena, Lecce, Torino e Brescia.

Dopo aver concluso la sua carriera da allenatore nel 2014, Beretta ha intrapreso un percorso dirigenziale, dimostrando una spiccata sensibilità per la crescita dei giovani talenti. Ha ricoperto il ruolo di responsabile del settore giovanile del Cagliari dal 2015 e, successivamente, di coordinatore tecnico del vivaio del Milan. Parallelamente, la sua passione per la formazione lo ha portato a diventare un apprezzato docente di ‘Tecnica e Tattica’ ai corsi della Scuola Allenatori di Coverciano, il cuore pulsante della preparazione tecnica in Italia. Dal 2018, inoltre, è consigliere federale in quota AIAC, un ruolo che testimonia la stima e la fiducia di cui gode tra i suoi colleghi.

Le prime dichiarazioni: “Onore e grande responsabilità”

Visibilmente soddisfatto, Mario Beretta ha accolto la nomina con un misto di orgoglio e consapevolezza dell’impegno che lo attende. “Per prima cosa voglio ringraziare il presidente federale Gabriele Gravina, il presidente dell’AIAC Renzo Ulivieri e tutta l’Associazione Italiana Allenatori: senza il loro sostegno oggi non avrei mai potuto ricevere questo incarico così prestigioso“, ha dichiarato a caldo il neopresidente.

Oltre a essere un onore“, ha proseguito Beretta, “sono consapevole che ricoprire questo ruolo significa avere una grande responsabilità. Il Settore Tecnico è un asset fondamentale all’interno del mondo federale e vedere il mio nome accostato a quello di Coverciano, al cuore pulsante non solo della nostra Scuola Allenatori ma di tutto il calcio italiano, rappresenta un’enorme soddisfazione professionale che deve continuare abbracciata all’abnegazione e alla voglia di migliorarsi sempre, per il bene di tutto il movimento“.

Il ruolo strategico del Settore Tecnico

Il Settore Tecnico della FIGC, con sede a Coverciano, è il motore dello sviluppo e dell’innovazione del calcio italiano. Le sue competenze sono ampie e diversificate, come delineato dallo statuto federale:

  • Formazione dei tecnici: Organizza e gestisce i corsi per allenatori a tutti i livelli, dal calcio di base al patentino UEFA Pro, abilitando i futuri professionisti della panchina.
  • Ricerca e sviluppo: Svolge attività di studio e ricerca su tutti gli aspetti del gioco, analizzando le nuove metodologie di allenamento, le evoluzioni tattiche e i fenomeni socio-culturali legati al calcio.
  • Settore giovanile e scolastico: Definisce le linee guida per lo sviluppo dell’attività giovanile, promuovendo progetti e iniziative in collaborazione con le scuole.
  • Sezione medica: Si occupa della tutela sanitaria degli atleti, dell’aggiornamento dei medici sportivi e della ricerca scientifica applicata al calcio.

La presidenza di Beretta, la ventesima nella storia del Settore Tecnico, si inserisce in un momento storico che richiede visione e riforme per riportare il calcio italiano ai vertici internazionali.

Le sfide future e le aspettative

L’arrivo di un uomo di campo e di profonda conoscenza del sistema come Mario Beretta è stato accolto con favore da tutto l’ambiente federale. Il presidente dell’AIAC, Renzo Ulivieri, ha sottolineato come Beretta “ripercorra idealmente la strada aperta da Azeglio Vicini“, augurandogli buon lavoro “in uno dei momenti più impegnativi della storia del nostro calcio“. Sulla stessa linea Giancarlo Camolese, vicepresidente AIAC, che ha definito Beretta “l’uomo giusto per accettare e vincere questa sfida non semplice“.

La sfida principale sarà quella di modernizzare i percorsi formativi, adattandoli alle esigenze di un calcio in continua evoluzione, e di rafforzare il legame tra il centro federale e le realtà territoriali. L’obiettivo è creare un sistema virtuoso che parta dai settori giovanili per arrivare a produrre atleti e tecnici di alto livello, capaci di competere e vincere a livello internazionale. La profonda esperienza di Beretta nel lavoro con i giovani e la sua competenza tattica saranno le fondamenta su cui costruire il futuro del calcio italiano.

Di nike

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