Il calcio, a volte, regala storie che sembrano chiudere un cerchio, percorsi che si intrecciano di nuovo a distanza di anni. È il caso di Thiago Emiliano da Silva, per tutti semplicemente Thiago Silva, che a 41 anni suonati ha deciso di scrivere un altro, forse l’ultimo, capitolo della sua straordinaria carriera europea. Il difensore brasiliano, dopo aver concluso la sua seconda avventura con la maglia del Fluminense, ha firmato un contratto con il Porto, tornando così nel club che per primo lo accolse nel Vecchio Continente nella stagione 2004/05. Un annuncio che ha sorpreso molti, arrivato come un “regalo di Natale” per i tifosi dei Dragões, come definito dallo stesso club portoghese.
Un Ritorno alle Origini Europee
Per Thiago Silva si tratta di un ritorno a tutti gli effetti, anche se la sua prima esperienza a Oporto fu tutt’altro che fortunata. Appena ventenne, venne relegato nella squadra B, collezionando 14 presenze senza mai esordire con la prima squadra, anche a causa di problemi respiratori che lo condizionarono pesantemente. Da lì, un’esperienza ancora più difficile alla Dinamo Mosca, dove gli fu diagnosticata una tubercolosi che mise a rischio non solo la sua carriera, ma la sua stessa vita. La rinascita avvenne tornando in patria, proprio al Fluminense, il club che lo aveva cresciuto nelle giovanili e che gli ha permesso di sbocciare definitivamente.
Ora, a distanza di oltre vent’anni, Thiago Silva torna al Porto da leggenda del calcio mondiale, con un palmarès che conta ben 31 trofei. Un bagaglio di esperienza, leadership e mentalità vincente che il club portoghese, attualmente in testa al campionato, intende sfruttare per consolidare il proprio primato e continuare la corsa in Europa League. Il contratto firmato lo lega al Porto fino a giugno 2026, con un’opzione per un’ulteriore stagione, che gli permetterebbe di giocare fino a quasi 43 anni.
Le Ragioni di una Scelta di Vita e di Campo
La decisione di lasciare il Fluminense, con cui aveva un contratto fino al 2026, è maturata principalmente per ragioni familiari. Il difensore ha spiegato di voler essere più vicino ai suoi figli e alla sua famiglia, che sono rimasti a vivere a Londra durante la sua permanenza in Brasile. Un desiderio legittimo, che il club brasiliano ha rispettato, nonostante i tentativi di convincerlo a restare, facendo leva sulla partecipazione alla Coppa Libertadores.
Ma dietro la scelta c’è anche una forte ambizione sportiva: convincere il commissario tecnico del Brasile a convocarlo per il prossimo Mondiale. Giocare in un campionato competitivo come quello portoghese e nelle coppe europee offre una vetrina ben più prestigiosa per mantenere alta la condizione e dimostrare di essere ancora un difensore di livello assoluto.
Il “Sogno” Milan Sfumato
Nelle settimane precedenti all’annuncio ufficiale del Porto, si erano diffuse insistenti voci su un possibile, romantico ritorno di Thiago Silva al Milan. Il club rossonero, alla ricerca di un difensore centrale di grande esperienza per rinforzare il reparto, aveva effettivamente fatto un pensiero al suo ex campione, che a Milanello ha lasciato un ricordo indelebile dal 2009 al 2012, vincendo uno Scudetto e una Supercoppa Italiana. Tuttavia, nonostante le suggestioni e le speranze di molti tifosi, la dirigenza rossonera ha poi virato su altri profili, lasciando campo libero al Porto, che ha saputo cogliere l’occasione e assicurarsi le prestazioni del “Mostro”.
Un Palmarès da Leggenda
L’impatto di Thiago Silva nella storia del calcio moderno è testimoniato da una bacheca trofei semplicemente impressionante. Oltre ai successi con il Milan, il difensore brasiliano ha dominato in Francia con il Paris Saint-Germain, dove in otto stagioni ha vinto ben sette campionati e numerosi altri titoli nazionali. La consacrazione definitiva è arrivata però con la maglia del Chelsea, con cui ha conquistato i trofei internazionali che gli mancavano: una UEFA Champions League (vinta proprio all’Estádio do Dragão di Oporto), una Supercoppa UEFA e una Coppa del Mondo per club FIFA. A questi si aggiungono i successi con la nazionale brasiliana, tra cui spiccano la Copa América del 2019 e la Confederations Cup del 2013.
Con il suo arrivo, il Porto si assicura non solo un difensore dalle immense qualità tecniche e tattiche, ma un vero e proprio leader carismatico, un esempio di professionalità e longevità sportiva che potrà essere da guida per i compagni più giovani. Un ultimo ballo europeo per Thiago Silva, con la fame e la voglia di vincere di un ragazzino, per chiudere un cerchio e, magari, aggiungere un altro prezioso trofeo a una carriera già leggendaria.
