ROMA – Una nuova, significativa iniezione di fiducia e risorse per il futuro della ricerca scientifica in Italia. Il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha ufficializzato lo stanziamento di 27,5 milioni di euro destinati a 20 progetti di eccellenza, selezionati nell’ambito del terzo bando del Fondo Italiano per la Scienza (Fis 3). Questo finanziamento, dedicato alla ricerca di base più innovativa, rappresenta un tassello fondamentale in una visione strategica più ampia volta a garantire stabilità e competitività al sistema scientifico nazionale.

I Destinatari dei Fondi: Eccellenze della Ricerca Pubblica

I fondi sono stati assegnati a enti pubblici di ricerca vigilati dal MUR, premiando la qualità e l’originalità delle proposte. La parte più cospicua dello stanziamento è andata al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), che si è aggiudicato ben 15 progetti, per un totale di oltre 20,7 milioni di euro. A seguire, l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) ha ricevuto 2,6 milioni per due progetti, l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) si è visto assegnare 2,4 milioni, sempre per due progetti, e la prestigiosa Stazione Zoologica ‘Anton Dohrn’ ha ottenuto 1,8 milioni di euro per un progetto di ricerca.

I finanziamenti coprono tre macrosettori scientifici, in linea con il modello dello European Research Council (ERC):

  • Life Sciences (Scienze della Vita)
  • Physical Sciences and Engineering (Scienze Fisiche e Ingegneria)
  • Social Sciences and Humanities (Scienze Sociali e Umanistiche)

Questa ripartizione dimostra la volontà di supportare la ricerca fondamentale in un’ampia gamma di discipline, dalla biologia dello sviluppo allo studio dei sistemi di galassie.

Una Strategia Complessiva per la Stabilità del Settore

Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha sottolineato come questo stanziamento non sia un intervento isolato, ma parte integrante di una strategia di lungo termine. “Il Fis 3, che quest’anno ha garantito un finanziamento eccezionale, si accompagna a una strategia più complessiva”, ha dichiarato il Ministro. “Con la legge di Bilancio garantiamo continuità e stabilità alle risorse. Il nuovo Fondo unico per la ricerca offre certezze: criteri trasparenti, bandi pubblicati entro il 30 aprile e risorse definite”.

Questa visione si concretizza in numeri importanti: per il 2025, il Fondo unico per la ricerca potrà contare su 460 milioni di euro, a cui si sommeranno 150 milioni destinati ai Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN), che diventeranno bandi annuali con una dotazione minima garantita. L’obiettivo è chiaro: dare alla ricerca italiana “il tempo, gli strumenti e la stabilità necessari per generare innovazione e futuro”.

Il Contesto del Bando Fis 3: Numeri e Impatto

Il terzo bando del Fis ha visto la valutazione di oltre 5.000 candidature, a testimonianza della vivacità e della competitività della comunità scientifica italiana. Complessivamente, il programma ha premiato 326 progetti d’eccellenza, con un investimento totale che supera i 432 milioni di euro. I fondi sono stati distribuiti premiando tutte le fasi della carriera scientifica, attraverso grant specifici modellati su quelli dell’ERC:

  1. Starting Grant: per ricercatori emergenti che stanno avviando il proprio gruppo di ricerca.
  2. Consolidator Grant: per ricercatori in carriera che intendono consolidare la propria indipendenza.
  3. Advanced Grant: per ricercatori affermati e leader riconosciuti nel loro campo.

Questa articolazione è cruciale per coltivare i talenti in ogni fase del loro percorso professionale, garantendo un ricambio generazionale e la valorizzazione delle competenze acquisite. I vertici degli enti finanziati hanno espresso grande soddisfazione, sottolineando come questi risultati premino la qualità della ricerca e rafforzino il ruolo strategico degli istituti nel panorama scientifico nazionale e internazionale.

Verso il Futuro: Il Prossimo Bando Fis 4

L’impegno del Ministero non si ferma qui. È già stata annunciata per il prossimo biennio la quarta edizione del Fondo Italiano per la Scienza, con una dotazione finanziaria che mira a rafforzare ulteriormente il sostegno alla ricerca di base. Questa continuità programmatica è essenziale per permettere ai ricercatori di pianificare progetti ambiziosi e a lungo termine, elementi indispensabili per scoperte scientifiche di rottura e per il progresso tecnologico del Paese.

L’investimento nella ricerca fondamentale, come quello garantito dal Fis, è un motore primario non solo per la conoscenza pura, ma anche per l’innovazione tecnologica, la competitività economica e il benessere della società. È dalle intuizioni della ricerca di base che nascono le applicazioni che trasformano il nostro modo di vivere, dalla medicina alla mobilità sostenibile, confermando la centralità della scienza nell’agenda politica nazionale.

Di davinci

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