BOLOGNA – Una settimana cruciale per il futuro giudiziario del trapper 25enne Medy Cartier, all’anagrafe El Marbouh El Mehdi. Nel giro di pochi giorni, due pesanti accuse che pendevano sul suo capo sono cadute: prima il proscioglimento per stalking a Roma, poi l’assoluzione per rapina a Bologna. Due verdetti favorevoli che, tuttavia, non aprono nell’immediato le porte del carcere di Parma, dove il giovane artista si trova attualmente per scontare condanne definitive relative a reati commessi anni fa, quando era appena maggiorenne.

Il proscioglimento per stalking a Roma

Il primo capitolo di questa svolta giudiziaria si è scritto il 10 dicembre scorso davanti al tribunale di Roma. Medy Cartier è stato prosciolto dall’accusa di stalking nei confronti di una sua ex fidanzata. Una vicenda che aveva portato anche all’applicazione del braccialetto elettronico per il cantante. La decisione del tribunale è arrivata in seguito al ritiro della querela da parte della persona offesa, un passo che ha di fatto chiuso il procedimento con una sentenza di non luogo a procedere.

L’assoluzione per rapina a Bologna

Pochi giorni dopo, è stato il Tribunale collegiale di Bologna a pronunciarsi su un’altra grave accusa: una rapina aggravata che sarebbe stata commessa nel marzo del 2022. Anche in questo caso, l’esito è stato favorevole per il trapper, che è stato assolto con la formula “per non aver commesso il fatto”. Cartier, collegato in videoconferenza dal carcere, ha così visto cadere un’imputazione che avrebbe potuto comportare una pena elevata.

La situazione attuale e la speranza della difesa

Nonostante le recenti vittorie processuali, Medy Cartier rimane in stato di detenzione. Le condanne definitive che sta scontando si riferiscono a reati come una rapina a Riccione e resistenza a pubblico ufficiale, commessi nel 2020. I suoi legali, l’avvocato Gian Luca Malavasi e il professor Nicola Mazzacuva, sottolineano però il profondo cambiamento del loro assistito. “Ha completamente cambiato vita, è una persona diversa, grazie alla musica”, ha dichiarato l’avvocato Malavasi, esprimendo la speranza che il giudice di Sorveglianza possa presto concedergli una misura alternativa alla detenzione. L’obiettivo è permettere a Cartier di riprendere in mano la sua vita e la sua carriera musicale, considerata dalla difesa un elemento fondamentale nel suo percorso rieducativo.

Le ombre sul futuro: i processi per violenza sessuale

Il percorso legale di Medy Cartier è però tutt’altro che concluso. All’orizzonte, nel 2026, si profilano altri processi, tra cui due per violenza sessuale, accuse di estrema gravità che rappresentano un’incognita pesante sul suo futuro. Uno di questi procedimenti lo vede imputato per violenza sessuale e pedopornografia ai danni di una ragazza all’epoca minorenne. Secondo l’accusa, i fatti sarebbero avvenuti durante la notte di Capodanno del 2024. La difesa del trapper ha sempre sostenuto la consensualità del rapporto. Un altro caso riguarda una presunta violenza avvenuta in un parco nel 2021, quando la presunta vittima era quindicenne.

Un talento nato tra le difficoltà

La storia di El Marbouh El Mehdi è quella di un giovane dal passato turbolento, segnato da reati commessi quando era ancora minorenne. Proprio durante la detenzione nell’istituto minorile del Pratello, a Bologna, è emerso il suo talento musicale, che lo ha portato a diventare una figura nota nella scena trap italiana. La musica, per Medy Cartier, sembra rappresentare al contempo un’espressione artistica e una via per il riscatto, un percorso oggi sostenuto con forza dalla sua difesa nella speranza di una nuova opportunità.

Di veritas

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