Dalle notti magiche dell’Olimpico di Roma, dove lo scorso 14 maggio ha alzato al cielo la Coppa Italia, alle luci sfavillanti dell’Al-Awwal Park di Riyadh. Il Bologna di Vincenzo Italiano è pronto a scrivere un’altra pagina della sua storia, contendendo al Napoli Campione d’Italia la Supercoppa Italiana in una finale che si preannuncia tanto affascinante quanto complessa. L’appuntamento è fissato per lunedì 22 dicembre alle ore 20:00 italiane, una sfida che mette di fronte non solo i vincitori dello Scudetto e della Coppa Italia, ma due filosofie di calcio incarnate da due tecnici carismatici come Antonio Conte e, appunto, Vincenzo Italiano.
Italiano, l’uomo delle finali a caccia del bis
Per Vincenzo Italiano, questa è l’ennesima finale di una carriera che lo ha visto spesso arrivare fino in fondo alle competizioni. Se con la Fiorentina il tecnico ha vissuto l’amarezza di tre finali perse (una di Coppa Italia e due di Conference League), a Bologna ha saputo invertire la rotta, conquistando il suo primo trofeo importante. Quella di Riyadh sarà la sua quinta finale in una coppa, ma il suo curriculum vanta anche successi decisivi come la finale playoff vinta con lo Spezia per la promozione in Serie A nel 2020 e altre promozioni ottenute con Arzignano e Trapani. Un allenatore, dunque, abituato alla pressione delle partite da “dentro o fuori”, che ora sogna il bis per regalare al Bologna un trofeo che manca da tempo e per consacrare definitivamente il suo progetto tecnico.
Un Bologna eroico ma decimato: l’emergenza infortuni
Il cammino del Bologna verso la finale è stato a dir poco eroico. In semifinale, i rossoblù hanno eliminato l’Inter ai calci di rigore, al termine di una partita sofferta e intensa, in cui sono andati sotto dopo pochi minuti ma non si sono mai disuniti. L’eroe della serata è stato senza dubbio il portiere Federico Ravaglia, che durante i 90 minuti ha compiuto interventi prodigiosi e nella lotteria finale ha ipnotizzato Bastoni, Barella e Bonny. Decisivo anche il rigore trasformato da Ciro Immobile, tornato protagonista dopo un lungo infortunio.
Tuttavia, la vittoria contro i nerazzurri ha lasciato in eredità una pesantissima tegola: il grave infortunio a Federico Bernardeschi. Per il numero 10, che era partito titolare come esterno sinistro, gli esami hanno evidenziato una frattura angolata della clavicola sinistra. L’ex Juventus sarà operato martedì e dovrà rimanere lontano dai campi per almeno sei settimane, saltando così l’appuntamento più importante.
L’assenza di Bernardeschi si aggiunge a una lista di indisponibili già lunga, che complica notevolmente i piani di Italiano. A Casteldebole, infatti, stanno lavorando per recuperare dai rispettivi infortuni il difensore Nicolò Casale e il centrocampista svizzero Remo Freuler, entrambi attesi per il nuovo anno. Anche il portiere titolare, Lukasz Skorupski, non è al meglio: sta svolgendo lavoro differenziato per recuperare da uno strappo muscolare accusato proprio contro il Napoli il 9 novembre.
Le probabili scelte di Italiano per la sfida al Napoli
Con una formazione così rimaneggiata, Italiano dovrà studiare le contromosse per arginare la potenza del Napoli di Conte. In porta, fiducia confermata a Federico Ravaglia, eroe della semifinale. La linea difensiva a quattro dovrebbe essere composta da Holm a destra, la coppia centrale Heggem-Lucumì e Miranda sulla sinistra.
A centrocampo, la coppia Moro-Pobega avrà il compito di fare da schermo, con la possibile carta Lewis Ferguson pronto a tornare e dare il suo contributo. Sulla trequarti, senza Bernardeschi, si apre un ballottaggio serrato: a completare il reparto con i certi Riccardo Orsolini e Jens Odgaard, uno tra Cambiaghi e l’americano Rowe si gioca una maglia da titolare. In attacco, infine, il dubbio è tra la fisicità di Santiago Castro e l’esperienza di Dallinga per guidare l’assalto alla difesa partenopea.
Di fronte, un Napoli che Conte dovrebbe confermare quasi in blocco rispetto alla squadra che ha superato il Milan. Un avversario temibile, che il Bologna ha già saputo battere in campionato al Dall’Ara, in una partita che scatenò la reazione d’orgoglio della squadra partenopea. Lunedì sera, a Riyadh, si riparte da zero, per una notte che potrebbe diventare leggenda.
