PESCARA – Una fitta e persistente coltre di nebbia ha mandato in tilt le operazioni all’Aeroporto d’Abruzzo nella giornata odierna, trasformando quello che doveva essere un normale giorno di viaggi in un’odissea per centinaia di passeggeri. Le avverse condizioni meteorologiche hanno reso impossibili le manovre di atterraggio e decollo per diverse ore, costringendo la società di gestione dello scalo, la SAGA, a una riprogrammazione emergenziale del traffico aereo con pesanti ripercussioni su tutto il network di voli.
La visibilità ridotta ha avuto un impatto diretto e severo sui voli in arrivo, con ben quattro aerei costretti a cambiare rotta e ad atterrare in altri scali. La situazione ha generato un effetto domino, innescando una serie di ritardi e cancellazioni che si sono protratti per gran parte della giornata, lasciando a terra numerosi viaggiatori e creando notevole incertezza.
Voli dirottati e l’odissea dei passeggeri
Nel dettaglio, la cronaca della giornata ha visto i seguenti collegamenti in arrivo subire le conseguenze più pesanti della nebbia:
- Volo da Milano Malpensa
- Volo da Bucarest
- Volo da Torino
- Volo da Bruxelles
Questi aerei, impossibilitati ad atterrare in sicurezza sulla pista di Pescara, sono stati dirottati sull’aeroporto di Roma Fiumicino. Una volta giunti nello scalo romano, i passeggeri hanno dovuto affrontare un’ulteriore fase del loro travagliato viaggio: il trasferimento via terra. Sono stati infatti organizzati dei servizi di trasporto in autobus per ricondurre i viaggiatori all’aeroporto d’Abruzzo, con un inevitabile allungamento dei tempi di percorrenza e un accumulo di disagi.
Ritardi a catena e cancellazioni
Le mancate operazioni in arrivo hanno, come conseguenza diretta, generato ritardi significativi sui voli in partenza. La riprogrammazione ha interessato le seguenti rotte in uscita da Pescara:
- Volo per Bergamo
- Volo per Catania
- Volo per Milano Malpensa
- Volo per Bucarest
- Volo per Torino
La situazione più critica ha riguardato il collegamento della compagnia aerea Wizzair con destinazione Bucarest. A causa delle difficoltà operative e della complessa riorganizzazione degli slot di volo, la compagnia è stata costretta a prendere la decisione più drastica: la cancellazione del volo, lasciando i passeggeri in attesa di informazioni su possibili riprotezioni o rimborsi.
Un curioso paradosso meteorologico
In un interessante quanto beffardo risvolto della giornata, mentre Pescara era avvolta dalla nebbia, l’aeroporto d’Abruzzo è diventato a sua volta uno scalo “rifugio”. In una breve finestra di tempo in cui le condizioni meteo sono temporaneamente migliorate, ha accolto un volo che non poteva atterrare alla sua destinazione originale. Si è trattato del collegamento Tirana-Ancona, dirottato proprio a Pescara perché anche l’aeroporto di Ancona era bloccato da una fitta nebbia, dimostrando come questi fenomeni meteorologici possano avere un impatto vasto e interconnesso sul traffico aereo nazionale.
L’impatto della nebbia sulla sicurezza aerea
Eventi come quello odierno sottolineano l’importanza cruciale delle condizioni meteorologiche per la sicurezza del trasporto aereo. La nebbia, in particolare, è uno dei fenomeni più insidiosi perché riduce drasticamente la visibilità orizzontale e verticale, parametri fondamentali per le fasi di avvicinamento, atterraggio e decollo. Gli aeroporti sono dotati di sistemi strumentali di atterraggio (ILS – Instrument Landing System) di varie categorie, che permettono operazioni anche con bassa visibilità. Tuttavia, quando la nebbia è troppo fitta e scende al di sotto dei minimi operativi previsti per l’aeroporto, per il tipo di aeromobile e per l’abilitazione dell’equipaggio, l’unica opzione sicura è il dirottamento o la cancellazione del volo. La priorità assoluta delle compagnie aeree e delle autorità aeroportuali è sempre e solo una: la sicurezza dei passeggeri e dell’equipaggio.
